Posts written by Stexyz

view post Posted: 17/12/2010, 14:04 Scontri a Roma, Maroni in Senato "Non condivido le scarcerazioni". - ~Cronaca & Gossip
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Roma - (Adnkronos) - Il ministro dell'Interno nelle comunicazioni sui disordini di martedì scorso (SEGUI LA DIRETTA): "Rispetto la decisione di scarcerare i fermati" ma sarebbe stato "più logico mantenere quello stato" per evitare la possibile reiterazione delle violenze. E sottolinea: la gestione "oculata" della situazione da parte delle forze dell'ordine ha "evitato conseguenze più gravi" nei disordini. Arresti domiciliari per il minorenne con la pala. Polemica sul video in cui poliziotti 'pestano' un manifestante. Roma devastata
view post Posted: 10/12/2010, 13:42 Di Natale Sign tutorial - ~Tutorial

Traduzione by carvalho91



SPOILER (click to view)
Oggi faremo una sign simile a questa :



Allora cominciamo!!

Prima cosa aprite un documento 500 x 200 e riempitelo di bianco, poi inserite questa texture:



e la settate su moltiplica al 100%

Poi aggiungete un pattern a righe diagonali scala 50 e poi aggiungete questa texture



e la settate su moltiplica

Dopo aggiungiamo questa texture e la settiamo su normale a 67%


Ora create un nuovo livello e sbizzarritevi con i pennelli splatter poi settate l'opacita a 55%

Poi inserite questa texture e settatela su luce intensa a 66% e la inserite a sinistra del vostro render



Poi inserite il vostro render e lo duplicate due volte e settate il primo render partendo dal basso su normale 100%, il secondo su luce vivida a 11% e l'ultimo su brucia lineare 11%

Poi duplicate questi 3 render capovolgeteli orizzontalmente e metteteli sotto i render principali e rimpiccioliteli

Ora aggiungete questa texture e la settate su scherma lineare a 50% e la aggiungete dovete volete in piu parti del render



Create un nuovo livello e con un soft brush fate delle luci nella sign poi settate su sovrapponi a 34%

Poi aggiungete questa texture



e la settate su brucia lineare 42%

Dopo aggiungete quest'altra texture in mezzo ai due render


e la settate su schiaisci al 100%

Poi aggiungete il font...qui ho messo il ont mesquite std per il font principale e mistral per il nome del giocatore....come effetto ho duplicato i due font ... fate questi due font duplicati di nero e li mettete sotto i font bianchi...poi fate trasformazione libera e li spostate 1 pixel in basso e uno a destra

Poi aggiungete questa texture



e la settate su sovrapponi a 30%

Poi aggiungete questa texture



e la settate su moltiplica 94%

Poi inserite quest'altra texture


e la settate su scolora a 62% e la mettete sul braccio sinistro del render

Poi questa su scolora 100%

[IMG]http://i36.tinypic.com/2yno2ad.jpg[/URL])

Poi aggiungete qualche altra source light

Poi inserite questa texture


e la settate su moltiplica 82%

Poi inserite questa sfumatura



e settatela su luce lineare a 20%

Poi inserite una cornice bianca e abbiamo finito!!!!!!!!!!!!!!!!



Tutorial by sam

Texture

http://i36.tinypic.com/1znv90k.jpg

http://i38.tinypic.com/14o0f1z.jpg

http://i35.tinypic.com/dmw313.jpg

http://i34.tinypic.com/2qv5ok0.jpg

http://i33.tinypic.com/9r7nz6.jpg

http://i37.tinypic.com/sb7o1y.jpg

http://i37.tinypic.com/vimy6f.jpg

http://i35.tinypic.com/10wsn40.jpg

http://i38.tinypic.com/35jji2r.jpg
http://i33.tinypic.com/vz99qa.jpg

http://i37.tinypic.com/okyfzd.jpg

http://i36.tinypic.com/k3umpi.jpg

http://i36.tinypic.com/2ptch9h.jpg
view post Posted: 9/12/2010, 23:20 Il Milan perde i pezzi Thiago Silva e Flamini ko - ~Milan
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MILANO, 9 dicembre
- Infortunio al ginocchio destro per Thiago Silva. Lo ha evidenziato oggi la risonanza magnetica a cui si è sottoposto il difensore del Milan che ora si recherà in Brasile per un consulto medico.

IL COMUNICATO - "Il responsabile sanitario dell’A.C. Milan, dott. Ganluca Melegati -rende noto il club rossonero- comunica che il calciatore Thiago Silva si è sottoposto stamani a risonanza magnetica che ha evidenziato la lesione del corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro. Il calciatore, in accordo con lo staff medico rossonero, si recherà a Rio de Janeiro per un consulto con il professor José Luiz Runco, medico della Nazionale brasiliana".

FLAMINI - In un'altra nota, il Milan fa sapere che "Mathieu Flamini si è sottoposto stamani a risonanza magnetica che ha evidenziato la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Il calciatore ha già iniziato la rieducazione funzionale. La prognosi è di 3 / 4 settimane".
view post Posted: 9/12/2010, 23:19 Genoa, Preziosi: "Rinforzi a centrocampo. Zuculini? Non è pronto" - ~Calcio
Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, è intervenuto nel corso di "We are Genoa" su Telenord. Ecco quanto riportato da Pianetagenoa1893.net: "A metà campo qualcosa ci serve - ha osservato - Vediamo se uno o due pezzi. Valuteremo, anche a seguito delle prossime due partite, se anche nella fase d'attacco sia il caso di fare qualche inserimento. Veloso l'ho visto più mobile e in grado di dare maggior fastidio agli avversari, Kharja lo aspettiamo ancora, nel ruolo di trequartista ha giocato qualche volta a Siena ma deve entrare di più nei meccanismi. A centrocampo, comunque, numericamente siamo pochi, possibile che un innesto sia anche in proiezione futura. Zuculini è ancora acerbo per la serie A, deve fare esperienze diverse. Criscito? Non ci è pervenuta alcuna offerta: l'ho pagato tredici milioni e mezzo e, se accettassi quindici milioni riprenderei più o meno i miei soldi...Tranne Marco Rossi, però, non ci sono giocatori incedibili. Ranocchia? Se l'Inter lo vorrà prima di giugno dovrà ricompensarci non solo con denaro ma anche con giocatori utili alla nostra causa".
view post Posted: 9/12/2010, 23:14 Juve, i possibili rinforzi di gennaio - ~Juventus
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Per uno che arriva c'è ne uno che parte. Porte girevoli in casa Juventus, il mercato di gennaio si preannuncia fondamentale per l'unico vero obiettivo stagionale. Dopo l'esclusione dall'Europa League ai bianconeri non resta che il campionato. Il Milan non è irraggiungibile ma per essere ancora più competitivi Beppe Marotta sta programmando un mese di gennaio con i fiocchi. I rinforzi invernali parlano tutti italiano, ed esiste anche la possibilità di un cavallo di ritorno. Il primo è Alessandro Matri, esploso definitivamente nell'attuale stagione, già con 8 reti all'attivo. L'attaccante di Sant'Angelo Lodigiani è però ambito anche dal Milan, ancora alla ricerca di un sostituto di Pippo Inzaghi. Acquistare Matri non sarà semplice, perché il Cagliari è una bottega molto cara e Massimo Cellino non lascerà partire il bomber principe per meno di 10 milioni, soprattutto se Donadoni non concederà il suo benestare. L'altra ipotesi, meno costosa e più concreta, è quella di Marco Di Vaio. Il romano è ritorno in orbita juventina dopo il gol siglato in extremis al Chievo, il nono in 15 partite. Il 34ennne non ha un costo avanzato e la possibilità di prenderlo in inverno non è da escludere visto la difficile situazione finanziaria che sta vivendo il club rossoblù. Ma prima di vendere la società di corso Glielo Ferraris dovrà prima snellire la rosa con la cessione di Momo Sissoko, maggiore indiziato a lasciare Vinovo. Sul maliano hanno già dimostrato interesse sia il Wolfsburg che lo Schalke 04. Ma entrambe le tedesche per ora hanno solo sondato il terreno. Chi invece pare insistere maggiormente ad ottenere il centrocampista è l'Aston Villa di Gerard Hullier. Dal concreto ai sogni, perché la Juve non trascura le piste Pazzini e Maxi Lopez, anche se Fiorentina e Catania hanno per ora escluso partenze imminenti. Ma per giungo si può già lavorare e Marotta non trascura nessun particolare.
view post Posted: 9/12/2010, 23:13 Lezione di fisica,Secondo principio della Dinamica - ~Scuola
Il secondo principio della Dinamica afferma che un corpo su cui agisce una forza subisce un' accelerazione direttamente proporzionale all'intensità della forza e inversamente proporzionale alla massa del corpo. Nel grafico è rappresentata la relazione di proporzionalità tra forza e accelerazione, supponendo costante la massa


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F = forza

F = m * a dove m = massa

a = accelerazione


Le grandezze forza (F) e accelerazione (a) sono direttamente proporzionali: al raddoppiare, triplicare, ...di una, raddoppia, triplica, ..., anche l'altra e viceversa; il grafico è una retta che passa per l'origine degli assi.

Nel grafico è rappresentato il rapporto di proporzionalità fra massa e accelerazione, supponendo costante la forza.

Le grandezze massa (m) ed accelerazione (a) sono inversamente proporzionali: al raddoppiare,

triplicare, ...di una, l'altra dimezza, si riduce a un terzo, ...; il grafico è un ramo di iperbole.


IL NEWTON

Dalla seconda legge della dinamica

F = m x a

ti puoi rendere conto del significato che ha il newton (N), unità di misura delle forze;

il newton è la forza che imprime a un corpo di massa uguale a un chilogrammo un’accelerazione di un metro al secondo ogni secondo.
view post Posted: 9/12/2010, 23:05 Rooney icon tutorial - ~Tutorial

Rooney Icon Tutorial by Rayz



1.Allora fate innanzitutto Nuovo Livello,100 x 100 e scegliete poi lo stock che volete usare (immagine con sfondo).In questo caso uso quella di Rooney



2.Ora sotto al livello dell'immagine fate nuovo livello e riempitelo con il colore #323232 Normale Opacità 100

3.Duplicate il Livello del soggetto/stock/immagine 2 volte e settate il primo livello duplicato su Normale Opacità 60 e il secondo su Luce Soffusa Opacità 60



4.Nuovo Livello,andate su Immagine -> Applica Immagine poi Filtro -> Contrasta -> Contrasta



5.Ora date due nuove color,riempite il primo nuovo livello con il colore #006cff e settate su Luce Soffusa Opacità 16 e il secondo nuovo livello con il colore #00ff64 settatelo su Luce Soffusa Opacità 27



6.Adesso usate la prima texture che vi ho dato sotto e mettetela dovi vi sembra più adeguato,settando su Scolora Opacità 100



7.Poi usate la 2° texture che vi ho dato e settatela su Colore Scherma Opacità 100



8.Ora usate la 3° texture,mettetela dove vi sembra opportuno e settatela su Schiarisci,52% Opacità



9.Nuovo Livello,Applica Immagine,contrastate e poi date delle light bianche con un pennello di durezza 0,settato su Colore Più chiaro,Opacità 50 e colorate,poi abbassate l'opacità del livello a 43



10.Infine Nuovo Livello e riempite con il colore #952121


RISULTATO:



Textures:

http://img291.imageshack.us/img291/3738/li...tcjstockpf5.jpg

http://i37.tinypic.com/s6iz9g.jpg

https://i107.photobucket.com/albums/m297/re...er/000b9wx2.png
view post Posted: 9/12/2010, 23:04 Cristiano Ronaldo icon - ~Tutorial


Lo ringraziamo per quest'ottimo tutorial

Credit by -Ronaldo.7

Texture




view post Posted: 9/12/2010, 22:53 Regolamento pronostici - ~Pronostici

Regolamento pronostici



Il regolamento è abbastanza semplice,si pronostica come nelle schedine e quindi con 1,x,2

1=Vittoria della squadra in casa.
X=Pareggio.
2=Vittoria della squadre in trasferta.


Ogni pronostico esatto corissponde 1 punto!

view post Posted: 9/12/2010, 22:34 Crespo sign tut - ~Tutorial
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Credit to Ac_Milan and Paolino Heat
view post Posted: 9/12/2010, 22:30 L'amante di mia madre - ~Racconti Erotici
Era un'estate calda, in città l'umidità rendeva la situazione insopportabile.
Di uscire non se ne parlava nemmeno.
Anche quei pochi vestiti davano fastidio, larghe canotte e short erano il massimo che si riusciva a sopportare.
Quel pomeriggio non ero riuscita a chiudere occhio per il caldo, così mi alzai e gironzolai per casa, annoiata mi diressi verso la camera di Andrea, mio figlio, per fare due chiacchiere.
La porta era accostata, la spinsi e lo vidi seduto sulla poltroncina, completamente nudo, con l'uccello bene in tiro che si stava masturbando.
Aveva la testa reclinata all'indietro e la sua mano percorreva l'uccello con studiata lentezza.
Se la stava proprio godendo, feci per andarmene quando si accorse della mia presenza.
“Oddio mamma... scusa... pensavo dormissi.”
Di colpo l'uccello perse la sua erezione mentre Andrea rosso in viso cercava di coprirsi
alla meglio.
“Dai non fare così...” cercai di rincuorarlo “sei tu che devi scusarmi se ti ho interrotto”.
“Non sei arrabbiata?” mi chiese incredulo.
“E perché mai, stavi giocando con il tuo pisellino e non c'è niente di male in questo. Non trovi?”
“Sì. Ecco... non saprei...” farfugliò confuso.
“Ascolta...” mi sedetti sul letto vicino a lui ”nel sesso non c'è niente di male. È la cosa più bella che si possa fare, sia da soli che insieme ad altre persone. Masturbarsi poi è una cosa che fanno tutti”.
“Davvero?”
si era ripreso, la mano tornò ad impugnare l'uccello che stava riprendendo lentamente il suo turgore
”Anche tu mamma lo fai?”
“Certo. Mica sono un marziano” gli dissi sorridendo.
Mi alzai per andar via e lasciarlo solo e passando dietro la poltroncina gli feci una carezza sulla testa
“Finisci pure quello che stavi facendo, ci vediamo dopo”.
Lui tirò indietro la testa e guardandomi dritta negli occhi mi disse
“Non c'è bisogno che vai via, puoi pure restare. Anzi mi fa piacere se resti”.
“Va bene se vuoi ti terrò compagnia”.
Mi appoggiai alla spalliera della poltroncina mentre lui riprese a manovrare il suo uccello.
Ogni tanto mi guardava e ci scambiavamo un sorriso.
Gli accarezzai il petto e, quando mi accorsi che stava per venire, gli strizzai forte un capezzolo.
Gli schizzi di sperma gli bagnarono la pancia fino al petto.
Tornai a sedermi sul letto.
“Va meglio?” gli chiesi
“Oh sì. Farlo in compagnia poi è anche più bello. Con Giovanni lo facciamo spesso.”
“È così che studiate eh? “
“Mica sempre. Però ogni tanto lo facciamo. Specie quando abbiamo qualche rivista di quelle sai...”
“Sì, di quelle che hai in fondo al cassetto”.
“Lo sai allora...”
“Certo che lo so, ogni tanto vengo di qua e ne sfoglio qualcuna”
“Davvero? E ti piacciono?”
“Non è che ne vada pazza, però non mi dispiacciono. Perché ti sei spaventato tanto prima?”
“Beh sai Giovanni mi ha raccontato che sua madre lo ha beccato e gli ha fatto una ramanzina che levati. Lo ha chiamato figlio degenere e cose così, allora pensavo che anche tu ti saresti arrabbiata”.
“Povero caro. Te l'ho detto non c'è niente da vergognarsi. Strano che la madre di Giovanni si sia comportata in quel modo. Oltretutto la conosco da anni e ti posso assicurare che non è certo una santa”.
Chiacchierammo un bel po' quel pomeriggio.
Il caldo nei giorni seguenti aumentò e Andrea si lamentò del fatto che nella sua camera era impossibile dormire.
“Hai ragione tesoro, ci batte il sole tutto il pomeriggio. Se ti va poi dormire con me?”
“Basta che non russi” scherzò lui
“Ingrato. Ti offro di dormire con me e mi dici che russo. Ti rimando a dormire nel tuo forno.”
“Mi arrendo. Qualunque cosa ma dormire in quella camera no”.
Quella sera andammo a dormire abbastanza tardi sperando che rinfrescasse un po', invece faceva sempre caldissimo.
Lasciai la finestra aperta, tanto abitavamo al quinto piano, e ci sdraiammo sul letto tutt'altro che assonnati.
La stanza era rischiarata dalla luce che proveniva da fuori.
Chiacchierammo un po' poi mi accesi una sigaretta.
Dopo qualche minuto che eravamo in silenzio Andrea mi chiese
”Ti spiace se mi tocco un po'“
“No, tesoro fai pure”
“Sei un amore di mamma” mi disse baciandomi sulla guancia.
Si tolse gli slip, aveva solo quelli, e iniziò ad accarezzarsi l'uccello.
Io mi girai sul fianco per guardarlo meglio, ero piacevolmente attratta dalla sua irruenza giovanile, ogni tanto ci scambiavamo un'occhiata ed un sorriso.
Venne arcuando la schiena e schizzando sperma dappertutto, poi si rilassò.
Lo baciai e gli carezzai i capelli.
“Ora hai fatto venire voglia anche a me. Non ti dispiace vero...”
“No mamma, figurati. Non mi dispiace affatto”
Mi rimisi supina e alzai la maglietta che usavo per la notte, mi tolsi le mutandine e cominciai a carezzarmi la figa.
Andrea era molto interessato. Adesso era lui che girato su un fianco mi osservava.
Aumentai il ritmo e, mentre Andrea mi carezzava un seno, arrivai all'orgasmo.
“Adesso che ci siamo un po' calmati forse riusciremo a dormire”
Ci scambiammo un bacio a fior di labbra e chiudemmo gli occhi.
Le giornate passarono così aspettando che finisse il gran caldo e godendoci questa nuova intimità che, con il passare del tempo divenne sempre più stretta.
Andrea, tutte le sere, si masturbava sotto il mio sguardo benevolo, a volte lo facevamo insieme e poi ci abbracciavamo e restavamo a parlare fino a che non sopraggiungeva il sonno.
Anche durante il giorno ci scambiavamo gesti affettuosi, carezze e bacetti.
Un pomeriggio, seduti sul divano, cominciammo a scambiarci effusioni, Andrea ad un certo punto mi disse
“Sai cosa m piacerebbe fare adesso?”
“Cosa tesoro?”
“Mi piacerebbe se ci spogliassimo e ci coccolassimo per bene”.
Mi sembrò un'ottima idea così mi sbottonai la camicetta e mi sfilai i pantaloncini e le mutandine insieme, mentre Andrea si tolse in fretta i pochi indumenti che aveva.
Era la prima volta che ero nuda davanti a lui alla luce del giorno.
“Sai mamma, ora che ti vedo bene debbo proprio dirtelo, sei bellissima”.
“Davvero, trovi che sono ancora bella?”
“Certo, sei la donna più bella che conosca” e si buttò fra le mie braccia.
Ci accarezzammo in maniera languida e sensuale poi Andrea cominciò ad accarezzarmi con insistenza i capezzoli che erano eretti e sensibilissimi,
“Ti piace così?” mi chiese
“Sì tesoro, mi piace molto.”
Poi la sua mano scese lungo la mia pancia per fermarsi in mezzo alle gambe.
“Sì. Continua così lentamente”
Le sue carezze si fecero più insistenti, gli presi l'uccello e cominciai a masturbarlo, quando venne il suo sperma mi bagnò la pancia e quel contatto procurò anche a me un orgasmo.
Rimanemmo a coccolarci per tutto il pomeriggio.
Alcuni giorni dopo mi telefonò Miriam, era appena tornata dalle vacanze.
Io e Miriam siamo amiche da molti anni e da un paio siamo anche amanti.
La nostra storia è nata casualmente un pomeriggio di due anni fa, Miriam venne da me in lacrime, addolorata dai continui tradimenti del marito. La consolai fra le mie braccia baciandola ogni tanto sulle guance. Casualmente le nostre labbra si sfiorarono, poi si cercarono e i baci divennero baci pieni di passione e desiderio.
Finimmo l'una con la testa fra le gambe dell'altra.
Da allora ci vediamo ogni volta che possiamo a casa sua, quando il marito è impegnato al lavoro.
Questa volta, però non era possibile, suo marito era ancora in ferie, per cui la invitai da me.
Decisi di parlare con Andrea spiegandogli la situazione.
“Vedi siamo molto amiche e ci piace coccolarci come è successo a noi l'altro giorno. Ci vedi qualcosa di male?” era perplesso.
“No. Però non pensavo a una cosa così fra te e Miriam.”
“Quando ci si vuole bene si fanno queste cose non trovi?”
“Sì hai ragione tu. Se vuoi esco vado a fare un giro”
“Ma no che dici, non voglio mica mandarti via. Ce ne staremo in camera mia e tu puoi girare per casa tranquillamente”
Lo abbracciai e scherzammo sulla mamma che invita le sue amanti in casa.
Miriam giunse poco dopo, Colsi nello sguardo di Andrea un lampo di curiosità morbosa.
Prendemmo il caffè poi presi per mano Miriam e la portai in camera mia.
“Credi sia il caso?” mi sussurrò in un orecchio. Gli spiegai la situazione.
“Sei grande” disse saltandomi addosso.
Ci strappammo di dosso i vestiti e recuperammo tutto il tempo perduto. Miriam andò via lasciandomi distrutta.
Sentii Andrea gironzolare per la cucina, lo chiamai.
“Grazie piccolo. Sei stato proprio bravo. Vieni qui vicino la tua mamma fatti dare un bacio”
gli sfiorai le labbra.
“Sai pensarti qui con Miriam...”
“Ti ha turbato un po' “
“Sì e anche scombussolato...”
La mia mano si appoggiò sulla patta dei pantaloni. Lui mi sorrise.
“Rimettiamo le cose a posto. Toglili.”
Si spogliò in un baleno.
Decisi di fargli un regalo. Afferrai il suo uccello turgido e me lo portai alla bocca succhiandoglielo con tutta la maestria di cui ero capace. Non riuscì a resistere molto, mi inondò la bocca. Ci addormentammo tutti e due appagati.
Le visite di Miriam si fecero più frequenti, ormai ci vedevamo a casa mia, Andrea adesso era
completamente a suo agio. Un pomeriggio, alla fine di un estenuante sessantanove, bussò alla porta ed entrò con in mano un vassoio con tre bicchieri di the freddo.
“Ho pensato che avreste potuto aver sete” esordì con un sorrisetto malizioso.
Io e Miriam ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere.
“Ci hai proprio letto nel pensiero” gli rispose Miriam “siediti qui vicino a noi”.
view post Posted: 9/12/2010, 22:29 I Collant di mia madre - ~Racconti Erotici
Quel giorno ero rientrato a casa prima del previsto, le lezioni erano finite in anticipo, quest'anno, con la maturità, i professori ci lasciano più liberi.
Evidentemente non feci rumore perché, quando entrai in salotto vidi la scena più eccitante e sconvolgente della mia vita: mia madre comodamente accovacciata in poltrona, seminuda con indosso solo un paio di collant, dentro i quali la sua mano, proprio in mezzo alle gambe, si muoveva ritmicamente.
Aveva gli occhi socchiusi e, notai per la prima volta, che era proprio una bella donna. Avrei dovuto far finta di niente e, senza far rumore, allontanarmi; ma non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella scena imbarazzante ed eccitante insieme.
<<ciccio sei qui?>>
Era sorpresa ma niente affatto imbarazzata
<<è molto che sei arrivato?>>
La sua mano era sempre dentro i collant, ferma però.
<<non sai che non si spiano le signore...>>
Mi guardava con un sorrisetto malizioso
<<...specie quando fanno certe cose!>>
<<mi dispiace... Non sapevo...>>
Non riuscivo ad inventare niente di sensato.
<<dai non fare così, non è successo niente di che. Davo libero sfogo alle mie voglie, come fai tu del resto.>>
<<ma mamma che dici...>>
<<dai Ciccio so bene cosa fai quando ti chiudi in camera tua. Non c'è niente di male sai lo fanno tutti, e poi mica puoi andare in giro con la patta dei pantaloni che ti scoppia, come adesso>>
Il suo sguardo era fisso all'altezza del mio uccello che solo adesso mi rendevo conto che stava per esplodere.
Scoppiammo ridere tutti e due.
<<facciamo così, io finisco quello che stavo facendo e tu, se vuoi, puoi toglierti quei jeans e dare libero sfogo al tuo uccellino.>>
No credevo alle mie orecchie, mia madre mi stava proponendo di masturbarmi insieme con lei.
Non stetti a pensarci due volte, mi sfilai pantaloni e boxer insieme e cominciai massaggiarmi l'uccello. Lei sorridendo ricominciò a muovere la sua mano ed in breve fummo preda dell'orgasmo.
Quando ci fummo ripresi ci rimettemmo in ordine alla meno peggio. Mia madre si accese una sigaretta e n'offrì una anche a me. <<tanto lo so che fumi>>
La presi con un sorrisetto complice ricambiato da mia madre.
Mentre fumavamo mi soffermai ad osservarla meglio, sì era proprio una gran figa.
<<perché i collant?>>
Le chiesi all'improvviso
<<perchè cosa?>>
<<sì, i collant. Perché li hai addosso. Non stavi più comoda senza?>>
<<perché mi piacciono, li porto sempre senza slip, mi piace il contatto del nylon sulla pelle, specie nelle parti più sensibili. Mi procurano un'eccitazione continua, poi quando non ne posso più... beh l'hai visto!>>
<<non l'avrei mai immaginato.>>
<<uh! Sono tante le cose che non immagni.>>
Quella sera, mentre mi preparavo per andare a letto, venne in camera mia e mi getto un paio di collant sul letto.
<<tieni, ti faccio un piccolo regalo. Sono quelli che indossavo oggi. Prova a strofinarli sulle tue parti delicate, vedrai che ti piacerà.>>
Presi i collant e me li portai al viso, erano ancora umidi, il ricordo di quanto successo nel pomeriggio mi procurò un'erezione.
Mi spogliai e mi sdraiai sul letto, presi i collant e iniziai a sfiorarmi delicatamente.
Il contatto del nylon sulla pelle mi provocava brividi di piacere, quando non ce la feci più a resistere li avvolsi intorno all'uccello e cominciai a menarmelo furiosamente.
Non parlammo più dell'accaduto anche se io continuavo a pensarci continuamente, oltretutto mia madre girava per casa con solo i collant e una camicia semisbottonata.
Una sera, eravamo seduti uno di fronte all'altro in salotto, mia madre ritornò sull'argomento.
<<hai fatto buon uso del mio regalino?>>
<<si, l'ho apprezzato molto. Avevi ragione sull'effetto che ha il nylon sulla pelle, specie in certe zone…>>
<<dai raccontami cosa hai fatto>>
Le raccontai per filo e per segno le mie prodezze e mentre le raccontavo sentivo indurirsi l'uccello.
Sapevo che la cosa non sarebbe sfuggita a mia madre e, infatti, poco dopo il suo piede si appoggiò sulla patta dei pantaloni e inizio un massaggio lento ed inequivocabile.
Mi slacciai i pantaloni e lo tirai fuori, il suo piede allora iniziò a giocare con la punta infuocata accelerando e diminuendo il ritmo finché non fui travolto dall'orgasmo allora, il suo piede lo schiacciò con forza contro la pancia facendo schizzare fuori lo sperma in lunghi fiotti.
<<bene Ciccio...>>
Fece mia madre
<<...domani pomeriggio non pendere impegni, devi accompagnarmi in un posto.>>
<<dove dobbiamo andare?>>
<<vedrai domani>>
Mi rispose alzandosi e dopo avermi baciato sulle labbra se n'andò in camera sua.
Il giorno dopo come promesso uscimmo e andammo in centro, dopo aver girato un po' per negozi entrammo in uno di biancheria intima.
Era un ambiente molto raffinato, un paio di clienti stavano curiosando fra gli articoli esposti.
Mia madre doveva essere una cliente conosciuta perché la commessa appena la vide le venne subito incontro salutandola per nome.
Mia madre si fece portare un bel campionario di calze e collant e iniziò a saggiarne la trama con evidente compiacimento.
Ne acquistò una decina di paia e prima di uscire chiese alla commessa se poteva indossarne un paio. Ci dirigemmo verso uno stanzino prova.
<<resta qui fuori di guardia>>
Mi chiese mia madre entrando e tirando la tenda.
Non credo che fu per caso che lasciasse un ampio spiraglio che mi permetteva di vedere cosa tesse facendo.
Si sfilò la gonna, notai subito che non portava mutandine, si sfilò i collant lentamente, poi scelse con cura quale indossare e lo fece molto lentamente facendo aderire con cura il nylon in mezzo alle gambe.
Mentre si rivestiva la mia erezione, otre che evidente stava diventando dolorosa, l'uccello premeva contro i jeans.
Ero eccitato ed imbarazzato, sapevo che la commessa non avrebbe potuto fare ameno di notare il mio stato, infatti, mentre mia madre pagava e salutava mi guardò divertita.
<<sbrighiamoci ad andare a casa...>>
Supplicai mia madre
<<...non resisto un minuto di più!>>.
<<già, ho notato come mi spiavi e l'effetto che ti fatto>>
Mi rispose divertita.
Una volta a casa mi sbottonai i pantaloni e stavo per toglierli quando mi madre mi chiamò in camera sua.
<<voglio che provi una cosa.>>
Mi disse.
<<cos'hai in mente?>>
<<infilati questi>>
Disse porgendomi un paio di collant.
<<ma mamma… Ma sono da donna…>>
<<scemo. Certo che sono da donna, ma mica devi andarci in giro. Voglio solo farti sentire che sensazione si prova ad averli indosso>>
Mi lasciai convincere. Mi spogliai e con il suo aiuto infilai i collant.
Erano molto stretti e provai una sensazione molto strana, i maneggiamenti di mia madre per infilarli mi avevano riacutizzato l'erezione. Ora il mio uccello era compresso dentro una gabbia di nylon.
<<ora alzati e comincia a camminare>>
Mi alzai dal letto e feci alcuni passi, il tessuto aderente mi massaggiava l'uccello, era un massaggio leggero ma continuo.
Avevo una voglia pazza di agguantare l'uccello e porre fine a quella tortura, ma mia madre mi predette.
<<non ti toccare, lascia che l'eccitazione cresca fino al limite massimo>>
Resistetti altri cinque minuti poi non ce la feci più
<<basta. Devo venire, non resisto più!>>
Dissi cercando di sfilarmi i collant.
<<aspetta faccio io.>>
Mi disse inginocchiandosi di fronte a me, fece aderire bene il tessuto al mio uccello e iniziò a leccarlo e mordicchiarlo fino a che un fiume di sperma inondò la mia pancia e la sua bocca.
Per poco non persi i sensi, Mi adagia sul letto mentre mia madre mi sfilava i collant.
<<questi li tengo io...>>
Mi disse
<<...in ricordo di questo pomeriggio>>
Ero sfinito e per la prima volta vi venne da pensare a com'era cambiato il rapporto fra me e mia madre in poco più di una settimana.
Non riuscivo a credere che saremmo arrivati a questo punto, non sapevo neanche se fosse giusto o no, eravamo governati dalla libidine, il confine tra bene e male era completamente saltato. Ero ossessionato da una sola idea: scoparmi mia madre.
Una parte di me era spaventata dalla cosa ma l'altra, quella che ormai governava i nostri rapporti, era più che decisa a farlo.
Persi ogni scrupolo dopo che mia madre con la scusa di avere un mio consiglio su non so più quale abbinamento mi portò in camera e, con indosso i soli collant, cominciò a sculettarmi attorno.
Persi ogni remora, mi spogliai e coll'uccello bene in erezione l'abbracciai da dietro.
<<ciccio, cosa fai? Non puoi più resistere?>>
<<ti voglio mamma!>>
<<questo l'ho capito, ma non come vorresti tu.>>
Si girò verso di me e mi baciò sulle labbra, con la mano intanto aveva afferrato il mio membro e se lo era fatto scivolare fra le gambe.
Sentivo la sua figa bagnata sotto il nylon fra le contrazioni dei muscoli delle sue cosce, le afferrai un capezzolo con i denti facendola urlare non so se di dolore o di piacere o tutt'e due.
I nostri movimenti divennero frenetici fino a che non le inondai le gambe di sperma.
Ero felice e frustrato nello stesso tempo, era stato bello ma non ero appagato, volevo averla alla mia mercé, volevo scoparla ad ogni costo.
Decisi di tentare il tutto per tutto, e una sera entrai in camera sua, come immaginavo era sul letto nella solita tenuta, mi sedetti accanto a lei, ci guardammo negli occhi.
<<questa volta voglio proporti io un gioco.>>
Le dissi
<<cosa avresti in mente!>>
Era eccitata, si capiva dal tono della voce.
<<stai a vedere!>>
Dissi prendendo dei collant dal cassetto.
Le presi una mano e con un collant la legai ad una sbarra del letto, poi legai l'altra mano.
Era in balia delle mie voglie, mi spogliai, le afferrai un capezzolo con le dita mentre con l'altra mano l'accarezzavo in mezzo alle gambe.
Si contorceva di piacere, i suoi umori avevano reso il collant morbido e scivoloso.
Tuffai la mia bocca fra le sue gambe, la mia lingua cercava il suo clitoride e le spingeva il nylon dentro la figa.
Afferrai una sporgenza della cucitura dei collant con i denti e li lacerai, adesso la mia lingua era a diretto contatto con la sua pelle, sentivo tutto il suo sapore nella mia bocca.
MI tirai su e, guardandola dritta negli occhi glielo infiali dentro mentre i suoi talloni martellavano i miei glutei accelerando il ritmo fino all'orgasmo.
Mi accasciai su di lei finalmente felice.
<<ciccio sei stato fantastico!>>
Mi sussurrò all'orecchio
<<ora scioglimi e la prossima volta sarò io a legare te. >>
view post Posted: 9/12/2010, 22:28 Tette Tette - ~Racconti Erotici
Avrei dovuto dirlo ai miei amici a pranzo. Mio padre ci aveva promesso di portarci a vedere l'incontro di lotta tra donne nel fango, uno di quegli spettacoli itineranti nei luoghi di villeggiatura, ma era dovuto rimanere in città per lavoro. Così ci avrebbe accompagnato mia madre.

Mio padre avrebbe visto l'incontro con noi e sicuramente, tra uomini, avremmo avuto un atteggiamento più goliardico. Invece mia madre immaginavo non sarebbe stata di grande compagnia. Si preannunciava un bel week-end. Noi cinque amici allo spettacolo e poi tutti a dormire a casa mia visto che sarebbero stati tutti ospiti a casa dei miei al mare! Eravamo io, Alberto e Francesco, due miei amici di lunga data, Paolo e Marco, due simpatici ragazzi che avevamo iniziato a frequentare da poco. Eravamo in ferie, e prima di partire tutti per la Spagna avevamo deciso di passare un paio di giorni a casa dei miei al mare e passare la serata assistendo a questo insolito spettacolo.

- Ragazzi, mio padre non ci può portare allo spettacolo, ci accompagnerà mia madre - dissi loro a pranzo.
- Va bene - disse Alberto e Francesco e Paolo annuirono. Mi lamentai:
- Non vi dispiace se viene mia madre?-
- No - disse Francesco
- Tua madre è una donna libidinosa! -
- Siii! - concordarono Alberto e Paolo.
Marco non l'aveva mai vista e sorrise. Pensai tra me e me, "libidinosa? Pensano che mia madre sia libidinosa?" Beh, non mi sentii più tanto strano, visto che anche io pensavo che mia madre fosse una donna libidinosa. Quando tornai a casa, dissi a mia madre cosa avevano detto di lei Alberto e Paolo

- Mi hanno definita libidinosa? - chiese ancora. Non so dirvi se era divertita o lusingata o tutte e due le cose. So solo che un bel sorriso le si stampò sul viso.

- Pensi che io sia libidinosa? - mi chiese.
- SI! - bofonchiai, era la prima volta che le dicevo una cosa del genere.
- Credo tu sia sincero - mi disse
Avevo iniziato a vedere mia madre sotto una luce differente qualche mese prima. Mia madre è mora con una quarta di seno, un metro e settantacinque di altezza e un culo notevole per i suoi 46 anni. Mi domandavo come sarebbe stata nuda. Mi piaceva sbirciare le sue tette ballonzolare libere sotto la sua camicia da notte, che indossava poco prima di andare a letto. Mi appostavo nelle vicinanze della porta della sua camera con la speranza che la dimenticasse socchiusa, quel tanto che mi consentisse di vederla spogliarsi. Un giorno i miei sforzi furono premiati e riuscii a vederla in reggiseno e slip. Sebbene molti dei suoi indumenti intimi fossero bianchi quella sera indossava reggiseno e slip di seta neri, colore mio preferito. Una volta si accorse che sbirciavo sotto la sua vestaglia mentre si era piegata in avanti. Sorrise solamente, e disse:

- Vedi qualcosa che ti piace lì sotto? - I miei amici arrivarono al mare nel pomeriggio, ci cambiammo e mia madre ci accompagnò allo spettacolo. Sebbene avessimo 26 anni ai miei faceva piacere partecipare alle serate con i miei amici. Eravamo tutti in una macchina, quella di mia madre, un bel monovolume e potevamo stare belli comodi. Mia madre sembrava veramente sexy. Indossava dei jeans attillatissimi. Sopra indossava un top blu attillato e molto leggero, infilato nei jeans. Non l'avevo mai vista indossarlo senza una giacca sopra. Quel top le faceva due tette veramente grosse. Vidi i miei amici guardarla con occhi sfavillanti. Durante il viaggio mia madre si lasciò andare ad un comportamento molto amichevole ed eravamo tutti di buon umore. Allo spettacolo sedemmo tutti nella stessa fila.
Mia madre all'ultimo posto, io subito prima.

Presi a spiegarle cosa avremmo visto, quanto sarebbe durato lo spettacolo etc. Mamma notò che la maggior parte del pubblico era composto da giovani, poco sopra i venti anni. Una piccola percentuale erano ragazze ma molti i papà che avevano accompagnato i figli...

La tribuna, incitando l'inizio dello spettacolo, prese a rumoreggiare con linguaggio rude e anche un pò volgare. Tutto nei limiti, comunque. Molti avevano dei cartelli con scritte non certo da educande. Mia madre ne notò alcuni con la scritta "TETTE TETTE". Dovetti spiegarle che durante la lotta era facile vedere le tette delle lottatrici uscire dal costume. - Ohhh... - disse. La tribuna cominciò poi a scandire slogan più spinti: "Puttana, Troia".

Iniziò lo spettacolo e la folla iniziò a gridare più forte. Pian piano che il tempo passava le tribune iniziarono a fischiare e ad urlare a tutte le ragazze che avevano la sventura di passare per raggiungere i loro posti. Al grido di "Tet-te, Tet-te" qualche ragazza si tirava su la maglietta mostrando per qualche attimo le tette e un'ovazione della folla accompagnava il gesto. Durante una delle pause mia madre, vedendo un'intera sezione della tribuna di fronte alzarsi e muoversi da un lato tutta insieme, pensò ad un incendio o qualcosa del genere. Ma di tanto in tanto, sempre al grido di "Tet-te, Tet-te" qualche ragazza accontentava la folla generando lo scompiglio.

Prima dell'ultimo combattimento, durante una pausa, molte persone si erano sedute. Mamma invece era rimasta in piedi per sgranchirsi le gambe. Qualche ragazzo, poche file più avanti, la notò con il suo top quasi trasparente e iniziò a gridare "Tet-te, Tet-te". I miei amici mi fecero notare che le grida erano rivolte a mia madre. Mamma sorrise un pò scioccata man mano che altri ragazzi si univano al grido di "Tet-te, Tet-te".
Mamma disse:

- Non vogliono vedere le MIE di tette, ho allattato tre figli! - Ma la tribuna continuava a inneggiare a mia madre che si guardava intorno imbarazzata. Mamma mi sorprese tirandosi su per scherzo il top con una mano e mostrando brevemente una coppa del reggiseno. La tribuna applaudì sonoramente e mia madre, imbarazzatissima, si mise a sedere. Ma la tribuna divenne ancora più chiassosa e sempre più persone si alzavano in piedi. Tutte le sezioni intorno a noi si erano alzate in piedi guardando nella nostra direzione. Mamma guardò in su, alla scalinata sopra a noi e tutti erano in piedi per vedere cosa stesse accadendo di così eccitante. Mamma guardò me e i miei amici. I miei amici sorridevano a inneggiavano "Tet-te, Tet-te". Io mi unii a loro.

Con un sorriso da troia che non dimenticherò mai, Mamma si alzò in piedi, prese il bordo del top con entrambe le mani e lentamente lo sollevò. Arrivata al reggiseno, vidi le sue dita agganciarlo per il bordo inferiore. Lo tirò su e le sue grandi e bianche tette sgusciarono fuori dal reggiseno. Il rumore si fece assordante quando Mamma, sorridendo, tenendo il top ed il reggiseno appena sotto il mento, fece sventolare le sue tette davanti agl'occhi di migliaia di ragazzi, girando il corpo lentamente in ogni direzione così che tutti potessero vedere. Con il sedere inarcato e le braccia su, le sue tette apparivano grandi, tonde e sode, e con due grandi capezzoli dritti che puntavano in alto.

Io barcollai, quasi svenni, ma ebbi una smisurata erezione. I miei occhi abbandonarono mia madre per passare ai miei amici rimasti a bocca aperta, alla folla rumoreggiante. Si videro una quantità di flash di macchine fotografiche. Finalmente mia madre si ritiro giù gli indumenti e si sedette. Quasi immediatamente l'ultimo combattimento ebbe inizio e la folla tornò ad occuparsi dello spettacolo.

Senza ulteriori imprevisti lasciammo lo spettacolo e tornammo a casa. L'umore era frizzante. Una volta a casa, Mamma preparò qualcosa da mangiare e da bere per noi e ci sedemmo in salotto ad ascoltare musica e giocare ai videogiochi. Mammà sparì al piano di sopra, presumibilmente a letto, e i miei amici ancora commentavano lo spettacolo delle tette di mia madre. Ovviamente erano ancora spiazzati da quanto avevano visto. Circa un'ora più tardi, Mamma scese giù, chiedendoci se avevamo ancora fame. Indossava una sottile vestaglia chiusa solo da una cinta. Le sue tette senza reggiseno dondolavano dentro la vestaglia, i suoi capezzoli sporgevano e lo spacco lasciava intravedere un pò del suo corpo. Mamma chiese se volevamo ancora qualcosa. Alberto e Francesco iniziarono ad inneggiare: "Tet-te, Tet-te". Subito io e gli altri ci unimmo al coro: "Tet-te, Tet-te" Mamma sorrise e disse:

- Non avete visto abbastanza? -
La cantilena continuava, così Mamma si mise di fronte al divano e alle sedie dove eravamo seduti, sorrise, slacciò la cinta della vestaglia e la aprì spalancandola. Noi applaudimmo mia madre che indossava solo un paio di sexy slip neri sotto la vestaglia. Mamma iniziò a fare uno spettacolo, facendo ondeggiare le sue tette con il busto inclinato in avanti, poi facendo scivolare la vestaglia iniziò a danzare. I nostri occhi erano incollati alle sue tette ondeggianti liberamente. Danzando con la musica dei CD in sottofondo, Mamma spalancò le gambe e si mise a danzare proprio di fronte a noi. I ragazzi gridarono "Avanti, avanti". Mamma prese allora gli slip e iniziò a tirarli giù lentamente mostrandoci i suoi peli pubici. Fece cadere gli slip a terra e fece un passo in avanti fuori dagli slip. Si girò su se stessa e mostrò il suo bianco culo proprio in faccia a noi. Mamma era in pedi proprio di fronte a Francesco e fece qualche passo di lap-dance. Scrollò le sue tette ed il suo culo proprio in faccia a Francesco. Poi gli prese una mano e la portò su una tetta. Francesco prese coraggio e alzando anche l'altra mano le portò tutte e due sulle tette di Mamma accarezzandole.

Mamma si chinò e prese a tastare i pantaloni di Francesco; tirò giù la lampo e gli tirò fuori il cazzo dritto iniziando a maneggiarlo. Alberto era seduto proprio di fianco a Francesco. Mamma allungò una mano ed iniziò a massaggiare anche lui. Alberto tirò subito fuori il cazzo e mentre mia madre li masturbava entrambi loro le accarezzavano tette e culo. Paolo era seduto dalla parte opposta di Alberto e presto mamma tirò fuori anche il suo di cazzo. Mamma masturbava ora Alberto e Paolo mentre tutti e tre le palpavano tutto il corpo. Ad un certo punto Alberto mise un dito nella fica di mia madre.

Mamma si portò lentamente a cavalcioni di Francesco, rivolta verso di lui. Prese il suo cazzo e lo puntò verso la sua fica che piano piano scendeva giù. Il cazzo di Francesco scivolò dentro la fica umida di mia madre che si sedette sulle sue gambe, ed iniziò a scoparlo in quella posizione. Marco si alzò e raggiunse mia madre. Io desideravo da morire tastare le sue tette e finalmente ebbi il coraggio di muovermi, andarle vicino e cercare a tastoni le sue grandi tette. Mamma mi guardò e mi sorrise. Dieci mani erano sopra il corpo di mia madre mentre lei si scopava Francesco. Marco, stando di lato a mia madre si tirò fuori il cazzo e mamma se lo infilò in bocca. Quasi subito Francesco mugugnò:

- Sto venendo! - ed iniziò a strattonare.
Quando finì, Mamma si sedette sulle gambe di Alberto, iniziando a scoparsi anche lui. Riprese a gustarsi il cazzo di Marco e lui le venne in bocca. Io mi davo da fare per tastare tutto il corpo di mia madre, le sue tette, la sua fica, il suo culo, le sue gambe, ma rimasi sempre dietro aspettando che finisse di scoparsi i miei quattro amici. Finalmente, quando Paolo finì di scoparsi Mamma sul tappeto io mi tirai giù i pantaloni e mi inginocchiai tra le sue gambe. Mamma mi guardò e sorridendo mi aiutò a guidare il mio cazzo nella sua calda fica bagnata. Mi sdraiai su di lei e la scopai furiosamente.

Andammo avanti fino al mattino. Mamma ci scopò tutti più di una volta, ora uno alla volta ora in gruppo. Probabilmente venimmo tutti tre o quattro volte e sentii anche mia madre venire una cifra di volte.

Non partimmo più per la Spagna, quell'anno. Passammo le ferie in casa dei miei al mare. Mio padre lavorò tutta l'estate e ci raggiungeva solo nei week-end che noi sfruttavamo per riprendere fiato..
view post Posted: 18/8/2010, 11:30 Cossiga, aperta la camera ardente - ~Cronaca & Gossip
ROMA (18 agosto) - Alle 9,20, con quaranta minuti di anticipo rispetto all'orario previsto, all'arrivo del segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, è stata aperta la camera ardente del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga morto martedì a 82 anni. Bertone benedirà la salma che ieri è stata traslata nella chiesa centrale dell'Università cattolica di Roma. Subito dopo, è arrivato al Gemelli il presidente Napolitano e via via le altre autorità, fra le quali il presidente della Camera Gianfranco Fini che ha interrotto le vacanze ad Ansedonia. «È un piccolo omaggio ad un grande uomo di Stato, ho salutato un amico» hadetto Napolitano.

Davanti alla chiesa, si è radunata fin dal primo mattino una piccola folla di giornalisti e gente comune. Pochi minuti prima dell'apertura della camera ardente, sono arrivati i figli di Cossiga, Giuseppe e Anna Maria. Numerose le corone di fiori. Tra le altre, quelle del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio dei ministri e della Corte Costituzionale. Si notano poi gli omaggi del Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, del capo di Stato maggiore dell'Esercito e del ministro della Difesa. Ci sono poi le corone del presidente della Regione Sardegna e del sindaco di Sassari.
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