National Basketball Association

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view post Posted on 31/8/2008, 13:03




La National Basketball Association, comunemente nota come NBA, è la principale lega professionistica di pallacanestro degli Stati Uniti d'America e del Canada. Molti dei migliori cestisti del mondo giocano nella NBA e il livello complessivo della competizione è considerevolmente alto.

La lega fu fondata a New York City, il 6 giugno 1946 come Basketball Association of America (BAA). La lega adottò il nome di National Basketball Association nell'autunno del 1949 dopo una fusione con la lega rivale National Basketball League. Il quartier generale della NBA si trova nella Olympic Tower al 645 della Fifth Avenue a New York. La NBA Entertainment e gli studi della NBA TV sono locati invece a Secaucus, New Jersey.

La nascita e la storia della NBA

Per approfondire, vedi la voce Categoria:Stagioni NBA.

Anni '40: la BAA e la NBL si uniscono
Bob Cousy dei Boston Celtics contro i New York Knicks.
Bob Cousy dei Boston Celtics contro i New York Knicks.

La NBA venne fondata a New York il 6 giugno 1946 con il nome di Basketball Association of America dai proprietari delle più grandi arene di sport degli Stati Uniti, come il Madison Square Garden di New York City.

Prima della BAA erano già presenti negli Stati Uniti altre leghe professionistiche, come la American Basketball League (ABL) e la National Basketball League (NBL), ma la BAA fu la prima a cercare di avere squadre nelle più grandi città e arene del paese. Durante i suoi primi anni di vita, la qualità del gioco della BAA non era significatamente più alta di quella delle leghe rivali o delle squadre indipendenti come gli Harlem Globetrotters.

Il 1° novembre del 1946, i Toronto Huskies ospitarono i New York Knickerbockers, in quella che è considerata dalla NBA come la prima partita giocata nella storia della lega.

Nel 1948 i finalisti della ABL, i Baltimore Bullets entrarono nella BAA e vinsero il titolo del 1948, seguiti dai campioni della NBL del 1948 i Minneapolis Lakers, che vinsero il titolo BAA del 1949.

Il 3 agosto 1949, la BAA si accordò per fondersi con la NBL, adottando da allora il nome National Basketball Association, e portando il numero delle squadre a 17, localizzate in piccole e grandi città. Nel 1950 la NBA consolidata a 11 franchigie, tramite un processo che continuò fino al 1954, la lega arrivò alla sua dimensione minima con 8 squadre, le quali sono ancora tutt'oggi nella lega (i Knicks, Celtics, Warriors, Lakers, Royals/Kings, Pistons, Hawks, e Nationals/76ers).

Successivamente la lega vide anche trasferire le sue franchigie dalle piccola città in città più grandi. Gli Hawks si spostarono da "Tri-Cities" a Milwaukee e poi a St. Louis; i Royals da Rochester a Cincinnati, i Pistons da Fort Wayne a Detroit.

Anni '50: l'integrazione razziale e i 24 secondi
Wilt Chamberlain.
Wilt Chamberlain.

Oltre all'abbattimento delle barriere razziali con l'arrivo del giocatore americano-giapponese Wataru Misaka nella stagione 1947-48, quando giocò per i New York Knicks, il 1950 è riconosciuto come l'anno in cui la NBA attua l'integrazione razziale con l'introduzione nella lega di giocatori afro-americani in molte squadre, inclusi Chuck Cooper con i Boston Celtics, Nat "Sweetwater" Clifton con i New York Knicks, ed Earl Lloyd con i Washington Capitols. Oggi, più di cinquant'anni dopo, la NBA è formata da giocatori di differente origine etnica e culturale. Oltre l'80% dei giocatori della NBA oggi sono afro-americani.

Durante questo periodo, i Minneapolis Lakers, capitanati dal centro George Mikan, vinsero cinque campionati NBA e divennero la prima dinastia della lega. Per incoraggiare al tiro e a un gioco più dinamico la lega introdusse la regola dei 24 secondi per arrivare al tiro a canestro, nel 1954. Se la squadra non arrivava al tiro tentato nei 24 secondi per attaccare il canestro avversario, il gioco veniva fermato e la palla data alla squadra avversaria.

Nel 1956, il centro rookie Bill Russell arrivò ai Boston Celtics, i quali già avevano giocatori del calibro di Bob Cousy e il leggendario allenatore Arnold "Red" Auerbach, e andò alla guida della franchigia portandola a vincere undici titoli NBA in tredici stagioni. Il centro Wilt Chamberlain entrò nella lega nel 1959 e diventò la dominante star degli anni '60, segnando l'attualmente imbattuto record di punti in una sola partita (100) e di rimbalzi (55). La rivalità tra Russell e Chamberlain divenne una delle grandi rivalità individuali nella storia dello sport professionistico americano e mondiale.

Anni '60: la rivalità con la ABA

Attraverso questo periodo la NBA continuò a rafforzarsi con lo spostamento dei Minneapolis Lakers a Los Angeles, i Philadelphia Warriors a San Francisco, e i Syracuse Nationals a Philadelphia, come anche con l'aggiunta della prima expansion team.

Nel 1967, la lega affrontò una nuova minaccia esterna con la formazione della American Basketball Association. Le due leghe entrarono in seria competizione. La NBA attirò a se la più importante star del college di quell'epoca, Kareem Abdul-Jabbar (precedentemente conosciuto come Lew Alcindor), che insieme a Oscar Robertson guidò i Milwaukee Bucks al titolo nel suo secondo anno nella lega, e che più tardi giocò con i Los Angeles Lakers vincendo altri cinque titoli NBA.

Comunque, il miglior realizzatore della NBA, Rick Barry andò a giocare nella ABA, come successe per altri quattro arbitri veterani - Norm Drucker, Earl Strom, John Vanak, e Joe Gushue.

Anni '70: l'accordo con la ABA ed espansione a 22 squadre

L'American Basketball Association continuò a firmare un numero di grandi talenti e star, incluso Julius Erving. La NBA si espanse molto durante questo periodo, con l'obiettivo di raggiungere i mercati delle grandi città. Dopo la stagione 1976, le due leghe raggiunsero un accordo che consisteva nel passaggio di quattro franchigie della ABA, i New York Nets (divenuti poi New Jersey Nets), i Denver Nuggets, gli Indiana Pacers ed i San Antonio Spurs, alla NBA, portando il numero totale delle squadre nella lega a quel tempo a 22.

Inoltre la lega introdusse l'innovativa regola della ABA della linea da tre punti, dal 1979. Quello stesso anno, i rookie Larry Bird e Earvin "Magic" Johnson arrivarono rispettivamente ai Boston Celtics e ai Los Angeles Lakers, iniziando un periodo di significante crescita per la lega e per il gioco della pallacanestro stesso, senza tralasciare il nuovo crescente interesse per i fan nei confronti della NBA, nel paese e nel mondo. Bird guidò i Celtics a tre titoli, e Johnson i Lakers a cinque titoli.

Anni '80: i Celtics, i Lakers, e l'arrivo di Michael Jordan

Gli anni '80 furono per la NBA una decade di grande espansione anche oltre i confini degli Stati Uniti. I sui giocatori simbolo, come Bird, Johnson e Erving, sono conosciuti ormai in tutto il mondo. Le squadre che si contenderanno i titoli di questi anni saranno per lo più i Boston Celtics e i Los Angeles Lakers, che daranno vita ad una delle rivalità più accese e storiche nella storia della NBA e della pallacanestro.

Ma un altro punto di svolta storico per la lega può essere considerato il Draft NBA del 1984, quando con la terza scelta assoluta i Chicago Bulls scelsero la guardia Michael Jordan, che dalla fine degli anni '80 e quasi tutti gli anni '90, rivoluzionò il gioco e l'idea stessa di star sportiva, diventando uomo simbolo della lega, e il miglior giocatore della storia.

L'entrata nella lega dei Miami Heat e degli Charlotte Hornets nel 1988, e degli Orlando Magic e dei Minnesota Timberwolves nel 1989, portò il numero delle squadre a 27.

Anni '90: globalizzazione e nascita della WNBA
Michael Jordan con la maglia dei Chicago Bulls ha dominato la NBA degli anni '90.
Michael Jordan con la maglia dei Chicago Bulls ha dominato la NBA degli anni '90.

La globalizazione della lega inoltre aumentò negli anni '90. Il Dream Team del torneo olimpico di pallacanestro delle Olimpiadi di Barcellona 1992, la prima con giocatori professionisti NBA, includeva star del calibro di Michael Jordan, Larry Bird, e Magic Johnson.

Un crescente numero di giocatori NBA inoltre iniziarono ad arrivare da altri paesi. Inizialmente, alcuni di questi giocatori, come per esempio l'MVP del 1994 Hakeem Olajuwon della Nigeria, prima giocarono nella NCAA per crescere cestisticamente.

Gli anni '90 sono soprattutto gli anni della dinastia dei Chicago Bulls di Michael Jordan, Scottie Pippen, e del coach Phil Jackson, che dal 1991 al 1998, vincono sei titoli NBA, divisi in due three-peat, diventando, per lo stile di gioco e l'altissimo numero di vittorie, una delle squadre, se non la squadra più forte di ogni tempo.

Nel 1995, il numero delle squadre arrivò a 29, con l'espansione della NBA in Canada, nacquero i Toronto Raptors e i Vancouver Grizzlies.

Nel 1996, la NBA creò una lega professionistica per donne, la Women's National Basketball Association.

Nel 1998, i proprietari NBA iniziarono un lockout che finì dopo 191 giorni il 18 gennaio 1999. Come risultato di questo lockout la stagione 1998-99 fu ridotta da 82 partite a 50.

Anni 2000: 30 squadre
I San Antonio Spurs in visita alla Casa Bianca dopo la vittoria del titolo nel 2003.
I San Antonio Spurs in visita alla Casa Bianca dopo la vittoria del titolo nel 2003.

Un numero sempre crescente dei migliori giocatori internazionali continua oggi ad arrivare a giocare nella NBA come per esempio il Rookie of the Year del 2002 e l'MVP del Mondiale 2006 Pau Gasol della Spagna, la prima scelta degli NBA Draft del 2002 Yao Ming della Cina, l'MVP del Mondiale 2002 di EuroBasket 2005 ed MVP della NBA nel 2007 Dirk Nowitzki della Germania, e l'MVP delle Olimpiadi di Atene 2004 Manu Ginobili dell'Argentina.

Dal 2000 solo due squadre si sono distinte dalle altre dividendosi sei titoli fino al 2007: i Los Angeles Lakers di Shaquille O'Neal e Kobe Bryant, campioni nel 2000, 2001 e 2002, e i San Antonio Spurs di Tim Duncan, nel 2003, 2005 e 2007.

Ad oggi la NBA è trasmessa in 212 nazioni in 42 lingue. Nel 2001 fu creata una lega minore, la National Basketball Development League, oggi chiamata NBA Development League (D-League), atta a far crescere giocatori.

Nel 2004, la NBA raggiunge il numero di 30 franchigie, con la nascita degli Charlotte Bobcats, e continua a evolvere come una delle più importanti e meglio organizzate leghe sportive professionistiche del mondo.

Nel 2006 avviene un fatto molto importante per il basket europeo. La prima scelta assoluta del 2006 NBA Draft è infatti Andrea Bargnani, cestista italiano scelto dai Toronto Raptors. Bargnani è stato il primo giocatore europeo scelto con il n.1 al draft.

Le squadre

La National Basketball Association fu fondata nel 1946, ed era composta da 11 squadre. Successivamente, ci furono espansioni, riduzioni, e rilocazioni fino ad arrivare alle 30 squadre attuali (29 delle quali statunitensi ed una canadese).

La lega attualmente divide le squadre in due conference, ognuna delle quali ha tre division, e ogni division ha cinque squadre. La corrente suddivisione è stata introdotta dalla stagione 2004-05.
National Basketball Association
Eastern Conference
Atlantic Division
Boston Celtics
New Jersey Nets
New York Knicks
Philadelphia 76ers
Toronto Raptors
Central Division
Chicago Bulls
Cleveland Cavaliers
Detroit Pistons
Indiana Pacers
Milwaukee Bucks
Southeast Division
Atlanta Hawks
Charlotte Bobcats
Miami Heat
Orlando Magic
Washington Wizards
Western Conference
Northwest Division
Denver Nuggets
Minnesota Timberwolves logo non disponibile
Oklahoma City
Portland Trail Blazers
Utah Jazz
Pacific Division
Golden State Warriors
Los Angeles Clippers
Los Angeles Lakers
Phoenix Suns
Sacramento Kings
Southwest Division
Dallas Mavericks
Houston Rockets
Memphis Grizzlies
New Orleans Hornets
San Antonio Spurs

Note:

* I Fort Wayne Pistons, i Minneapolis Lakers e i Rochester Royals entrarono tutte a far parte della NBA (BAA) nel 1948 dalla NBL.
* I Syracuse Nationals e i Tri-Cities Blackhawks entrarono nella NBA nel 1949 come parte dell'unione della BBA e della NBL.
* Gli Indiana Pacers, i New York Nets, i San Antonio Spurs, e i Denver Nuggets entrarono tutte a far parte della NBA nel 1976 come parte dell'unione tra NBA e ABA.
* A causa dei danni causati dall'uragano Katrina all'arena, i New Orleans Hornets giocarono molta parte della stagione 2005-06 a Oklahoma City. E lo stesso hanno fatto anche per la stagione 2006-07. Gli Hornets sono tornati a New Orleans stabilmente dalla stagione 2007-08.
* I Toronto Raptors sono l'unica squadra canadese della lega.

Squadre della NBA scomparse
Le squadre NBA divise per stati e division.
Le squadre NBA divise per stati e division.

* Anderson Packers dal 1949 al 1950.
* Baltimore Bullets (originali) dal 1947 al 1955 (ultima franchigia NBA a scomparire).
* Chicago Stags dal 1946 al 1950.
* Cleveland Rebels dal 1946 al 1947.
* Denver Nuggets (originali) dal 1949 al 1950.
* Detroit Falcons dal 1946 al 1947.
* Indianapolis Jets dal 1948 al 1949.
* Indianapolis Olympians dal 1949 al 1953.
* Pittsburgh Ironmen dal 1946 al 1947.
* Providence Steamrollers dal 1946 al 1949.
* St. Louis Bombers dal 1946 al 1950.
* Sheboygan Redskins dal 1949 al 1950.
* Toronto Huskies dal 1946 al 1947.
* Washington Capitols dal 1946 al 1951.
* Waterloo Hawks dal 1949 al 1950.

Le franchigie e il sistema sportivo nord-americano

Il sistema sportivo professionistico nord-americano è organicamente diverso da quello europeo e del resto del mondo, infatti le varie leghe professionistiche nord-americane, non solo la NBA, non appartengono ad alcuna federazione sportiva nazionale, ed il concetto di retrocessione in serie minori e di promozione in serie maggiori, non sono neanche vagamente contemplate. Le squadre della NBA sono chiamate con il termine franchigie, e sono sempre le stesse ogni stagione.

Le franchigie possono fallire o essere rilocate in altre città con mercati che la lega riconosce validi. Se una squadra si sposta da una città ad un'altra porta con sé tutta la sua storia: i titoli vinti, i numeri di maglia ritirati, il nome della franchigia, e quant'altro.

L'espansione della lega viene decisa dalla NBA Board of Governors, che è l'assemblea che prende tutte le decisioni riguardanti la lega. Per la scelta di una città come destinazione di una franchigia già esistente o di una nuova expantion team (squadra di espansione), vengono presi in considerazione parametri come la posizione della città, il numero di abitanti, la grandezza dell'impianto sportivo, o se ci sono progetti per la costruzione di una nuova arena più moderna. Nel complesso la NBA calcola il valore del mercato di quella città e i benefici che una squadra potrebbe portare alla lega.

Un esempio riguarda l'ultima expantion team della lega nel 2004, con l'entrata degli Charlotte Bobcats. Infatti nonostante Charlotte avesse già avuto una franchigia fino al 2002, gli Charlotte Hornets, che il proprietario chiese di spostare a New Orleans, l'interessante progetto di un imprenditore di colore per la costruzione di una nuova moderna arena entro due anni, e la grande passione per la pallacanestro degli abitanti del North Carolina, spinsero la NBA a portare la 30ª franchigia a Charlotte nonostante il precedente tentativo con gli Hornets.

Organizzazione

Il campionato NBA si suddivide in tre fasi che portano all'assegnazione del titolo di campioni NBA: la regular season, i playoff, e le finali.

Regular season
Una azione durante un incontro di regular season tra i Miami Heat e i Milwaukee Bucks.
Una azione durante un incontro di regular season tra i Miami Heat e i Milwaukee Bucks.

La regular season della NBA inizia nella prima settimana del mese di novembre, dopo che le squadre hanno affrontato nel mese di ottobre il periodo detto di training camp. In questo periodo di tempo gli allenatori delle squadre possono valutare i rookie, preparare i giocatori alla rigorosa e lunga regular season, e scegliere la rosa dei 12 giocatori con cui iniziare a giocare, e i 3 giocatori da inserire nella lista degli inattivi. Inoltre le squadre hanno la possibilità di assegnare giocatori con meno di due anni di esperienza NBA alla propria squadra affiliata nella NBA Development League. Concluso il training camp, le squadre sostengono 7 partite di esibizione contro altre squadre della lega. Concluse anche le partite di pre-season, inizia finalmente il campionato.

Ognuna delle 30 squadre della NBA affronta nell'arco della stagione 4 volte una squadra delle propria division, 3 o 4 volte una squadra delle altre due division della propria conference, e 2 volte le restanti squadre dell'altra conference, per un totale diviso tra partite in casa e in trasferta di 82 partite.

A febbraio la lega celebra l'annuale NBA All-Star Game, evento che si sviluppa in un intero week-end (NBA All-Star Weekend). È questo uno dei più grandi eventi organizzati dalla lega durante la stagione regolare, ed è anche un'occasione per concedere una pausa ai giocatori che non partecipano all'evento e rappresenta per le dirigenze delle squadre l'ultima opportunità di scambiare giocatori sul mercato, visto che la scadenza per le contrattazioni viene fissata in genere subito dopo la fine dell'All-Star Weekend.

Alla fine del mese di aprile la stagione regolare finisce, si decretano i campioni delle division, e la lega inizia ad assegnare i primi riconoscimenti annuali a giocatori, allenatori, general manager. Le prime 8 classificate di ognuna delle due conference accedono ai Playoff NBA.

Playoff NBA
Per approfondire, vedi la voce NBA Playoffs.
La Oracle Arena durante la partita di playoff tra i Golden State Warriors e gli Utah Jazz.
La Oracle Arena durante la partita di playoff tra i Golden State Warriors e gli Utah Jazz.

I playoff della NBA iniziano a cavallo tra i mesi di aprile e maggio, e vedono scontrarsi le prime 8 squadre di ogni conference. In base alla posizione in classifica e quindi al record di vittorie e sconfitte nella regular season le squadre con il miglior record rispetto alle avversarie hanno il privilegio di disputare le prime due partite della serie in casa, come anche le successive ed eventuali gare dispari (gara 5 e gara 7) che possono essere le gare chiave per chiudere una serie al meglio delle sette (quattro successi per vincere la serie). Dalla stagione 2006-07, ai campioni di division e alla miglior seconda delle division, vengono assegnati i primi 4 posti in classifica nella conference e i restanti 4 sono stabiliti in base al record di vittorie e sconfitte a prescindere dalla posizione nelle division.

Al primo round la 1a classificata di ogni conference affronterà l'8a, la 2a la 7a, la 3a la 6a, e la 4a la 5a. Le vincenti delle serie accedono al secondo round, fino ad arrivare alle NBA Conference Finals, che decretano i campioni delle rispettive conference e le due squadre che si vedranno opposte alle NBA Finals per il titolo.

Finali NBA
Per approfondire, vedi la voce NBA Finals.
Il logo delle NBA Finals.
Il logo delle NBA Finals.

Le finali NBA sono l'evento conclusivo della stagione NBA giocata. I campioni della Eastern Conference, e della Western Conference, si affrontano in una serie finale sempre al meglio delle sette partite ma con un cambiamento nell'assegnazione delle gare in casa e in trasferta: infatti alle finali NBA la squadra che ha il miglior record disputerà in casa le prime due gare e le eventuali ultime due della serie (gara 6 e gara 7), a differenza con i playoff.



Alla fine della serie finale la squadra vincente è campione NBA, e le viene assegnato il Larry O'Brien Championship Trophy, il trofeo NBA.

Albo d'oro del campionato NBA
Stagione Campioni Western Conference Serie Campioni Eastern Conference MVP delle Finali
1947 Chicago Stags 1-4 Philadelphia Warriors
1948 Baltimore Bullets 4–2 Philadelphia Warriors
1949 Minneapolis Lakers 4-2 Washington Capitols
1950 Minneapolis Lakers 4–2 Syracuse Nationals
1951 Rochester Royals 4–3 New York Knicks
1952 Minneapolis Lakers 4–3 New York Knicks
1953 Minneapolis Lakers 4–1 New York Knicks
1954 Minneapolis Lakers 4–3 Syracuse Nationals
1955 Ft. Wayne Pistons 3-4 Syracuse Nationals
1956 Ft. Wayne Pistons 1-4 Philadelphia Warriors
1957 St. Louis Hawks 3-4 Boston Celtics
1958 St. Louis Hawks 4-2 Boston Celtics
1959 Minneapolis Lakers 0-4 Boston Celtics
1960 St. Louis Hawks 3-4 Boston Celtics
1961 St. Louis Hawks 1-4 Boston Celtics
1962 Los Angeles Lakers 3-4 Boston Celtics
1963 Los Angeles Lakers 2-4 Boston Celtics
1964 San Francisco Warriors 1-4 Boston Celtics
1965 Los Angeles Lakers 1-4 Boston Celtics
1966 Los Angeles Lakers 3-4 Boston Celtics
1967 San Francisco Warriors 2-4 Philadelphia 76ers
1968 Los Angeles Lakers 2-4 Boston Celtics
1969 Los Angeles Lakers 3-4 Boston Celtics Jerry West
Los Angeles Lakers
1970 Los Angeles Lakers 3–4 New York Knicks Willis Reed
New York Knicks
1971 Milwaukee Bucks 4–0 Baltimore Bullets Kareem Abdul-Jabbar
Milwaukee Bucks
1972 Los Angeles Lakers 4–1 New York Knicks Wilt Chamberlain
Los Angeles Lakers
1973 Los Angeles Lakers 1–4 New York Knicks Willis Reed
New York Knicks>
1974 Milwaukee Bucks 3–4 Boston Celtics John Havlicek
Boston Celtics
1975 Golden State Warriors 4–0 Washington Bullets Rick Barry
Golden State Warriors
1976 Phoenix Suns 2–4 Boston Celtics Jo Jo White
Boston Celtics
1977 Portland Trail Blazers 4–2 Philadelphia 76ers Bill Walton
Portland Trail Blazers
1978 Seattle SuperSonics 3–4 Washington Bullets Wes Unseld
Washington Bullets
1979 Seattle SuperSonics 4–1 Washington Bullets Dennis Johnson
Seattle SuperSonics
1980 Los Angeles Lakers 4–2 Philadelphia 76ers Magic Johnson
Los Angeles Lakers
1981 Houston Rockets 2–4 Boston Celtics Cedric Maxwell
Boston Celtics
1982 Los Angeles Lakers 4–2 Philadelphia 76ers Magic Johnson
Los Angeles Lakers
1983 Los Angeles Lakers 0–4 Philadelphia 76ers Moses Malone
Philadelphia 76ers
1984 Los Angeles Lakers 3–4 Boston Celtics Larry Bird
Boston Celtics
1985 Los Angeles Lakers 4–2 Boston Celtics Kareem Abdul-Jabbar
Los Angeles Lakers
1986 Houston Rockets 2–4 Boston Celtics Larry Bird
Boston Celtics
1987 Los Angeles Lakers 4–2 Boston Celtics Magic Johnson
Los Angeles Lakers
1988 Los Angeles Lakers 4–3 Detroit Pistons James Worthy
Los Angeles Lakers
1989 Los Angeles Lakers 0–4 Detroit Pistons Joe Dumars
Detroit Pistons
1990 Portland Trail Blazers 1–4 Detroit Pistons Isiah Thomas
Detroit Pistons
1991 Los Angeles Lakers 1–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1992 Portland Trail Blazers 2–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1993 Phoenix Suns 2–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1994 Houston Rockets 4–3 New York Knicks Hakeem Olajuwon
Houston Rockets
1995 Houston Rockets 4–0 Orlando Magic Hakeem Olajuwon
Houston Rockets
1996 Seattle SuperSonics 2–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1997 Utah Jazz 2–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1998 Utah Jazz 2–4 Chicago Bulls Michael Jordan
Chicago Bulls
1999* San Antonio Spurs 4–1 New York Knicks Tim Duncan
San Antonio Spurs
2000 Los Angeles Lakers 4–2 Indiana Pacers Shaquille O'Neal
Los Angeles Lakers
2001 Los Angeles Lakers 4–1 Philadelphia 76ers Shaquille O'Neal
Los Angeles Lakers
2002 Los Angeles Lakers 4–0 New Jersey Nets Shaquille O'Neal
Los Angeles Lakers
2003 San Antonio Spurs 4–2 New Jersey Nets Tim Duncan
San Antonio Spurs
2004 Los Angeles Lakers 1–4 Detroit Pistons Chauncey Billups
Detroit Pistons
2005
dettagli San Antonio Spurs 4–3 Detroit Pistons Tim Duncan
San Antonio Spurs
2006
dettagli Dallas Mavericks 2–4 Miami Heat Dwyane Wade
Miami Heat
2007
dettagli San Antonio Spurs 4-0 Cleveland Cavaliers Tony Parker
San Antonio Spurs
2008
dettagli Los Angeles Lakers 2–4 Boston Celtics Paul Pierce
Boston Celtics

* stagione durata 50 partite a causa del lock-out.

Squadre NBA vincenti [modifica]
Franchigie Campionati Anni
Boston Celtics 17 1957, 1959, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1968, 1969, 1974, 1976, 1981, 1984, 1986, 2008
Los Angeles Lakers 14 1949, 1950, 1952, 1953, 1954 (come Minneapolis Lakers), 1972, 1980, 1982, 1985, 1987, 1988, 2000, 2001, 2002
Chicago Bulls 6 1991, 1992, 1993, 1996, 1997, 1998
San Antonio Spurs 4 1999, 2003, 2005, 2007
Detroit Pistons 3 1989, 1990, 2004
Golden State Warriors 3 1947, 1956 (come Philadelphia Warriors), 1975
Philadelphia 76ers 3 1955 (come Syracuse Nationals), 1967, 1983
Houston Rockets 2 1994, 1995
New York Knicks 2 1970, 1973
Atlanta Hawks 1 1958 (come St. Louis Hawks)
Baltimore Bullets 1 1948
Miami Heat 1 2006
Milwaukee Bucks 1 1971
Portland Trail Blazers 1 1977
Sacramento Kings 1 1951 (come Rochester Royals)
Seattle SuperSonics 1 1979
Washington Wizards 1 1978 (come Washington Bullets)

Regole di scelta e mercato dei giocatori

Per quanto riguarda le regolamentazioni sulla scelta dei giocatori entranti nella lega, gli stipendi, e il mercato dei giocatori, la NBA ha regole molto ferree.

NBA Draft
Per approfondire, vedi la voce Draft NBA.

Il sistema sportivo americano è profondamente e radicalmente differente da ogni altro sistema sportivo del mondo. Questo poiché la crescita e lo sviluppo degli atleti di qualsiasi disciplina sportiva, negli Stati Uniti, viene affidata alle cure delle scuole superiori (high school), e delle università (college), e non ai settori giovanili delle squadre di categoria come avviene per esempio in Europa. Con questo sistema gli atleti una volta finita la scuola superiore o l'università, non hanno società di riferimento e quindi per entrare nelle più prestigiose leghe professionistiche nord-americane, devono iscriversi ai cosiddetti Draft.

La NBA annualmente organizza nell'ultima settimana di giugno, subito dopo la conclusione delle Finali NBA, gli NBA Draft, attraverso cui le squadre della lega possono scegliere i migliori prospetti della pallacanestro statunitense e mondiale.

Alcune settimane prima del Draft la NBA attraverso la Draft Lottery, stila la lista delle prime 14 squadre che avranno la precedenza nella scelta, e quindi la possibilità di accaparrarsi i migliori giocatori. Queste 14 squadre sono le escluse dai Playoff, e in base al record di vittorie e sconfitte, le peggiori squadre avranno più bussolotti nell'urna che sancisce l'ordine di scelta.

In questo modo le squadre che non brillano da tempo in campionato, possono avere l'opportunità di scegliere giocatori che potrebbero cambiare, in un'ottica di breve o lungo periodo, le sorti della franchigia.

Le restanti 16 squadre vengono aggiunte, in base alla classifica finale, a conclusione delle NBA Finals.

Mercato NBA

Il mercato dei giocatori della NBA si apre a luglio, quando le squadre possono solo scambiare giocatori con altre squadre, senza però far firmare contratti a giocatori cosiddetti free-agent, cioè giocatori che sono stati rilasciati dalla propria squadra o il cui contratto è scaduto, e sono quindi liberi di scegliere l'offerta delle squadra che vogliono.

La possibilità di firmare i free-agent, scatta in genere verso l'11 luglio. Ci sono due tipologie di free-agent: restricted-free-agent, che sono i giocatori che hanno ricevuto un'offerta dalla precedente squadra, e gli unrestricted-free-agent, che sono invece liberi da ogni vincolo con la precedente squadra.

Il mercato della NBA si chiude dopo la pausa per l'All-Star Game a febbraio, quando i roster delle squadre devono rimanere immutati fino alla conclusione della stagione.

Salary Cap

Il Salary Cap (Tetto Salariale) è un sistema utilizzato negli USA, per regolamentare il giro di denaro nelle leghe professionistiche sportive, che decreta qual è l'ammontare di denaro totale che ogni franchigia può pagare per gli stipendi dei propri giocatori.

Nonostante in apparenza possa sembrare un concetto banale e semplice, il salary cap della NBA è estremamente complesso e contiene numerose regole complementari. Ad esempio la regola della Luxury Tax sancisce che le squadre che superano il tetto salariale di una certa somma di denaro, sono obbligate a pagare alla lega il corrispondente di questa somma, che verrà poi distribuito dalla lega alle squadre che non superano il salary cap.

NBA D-League: la lega di sviluppo
Per approfondire, vedi la voce NBA Development League.

Nel 2001, la NBA ha deciso di occuparsi di tutti quei giocatori che non riescono ad entrare attraverso la porta dei Draft, o che non trovano un posto nelle trenta franchigie del campionato, e di dar loro un'occasione per giocare a buon livello e di essere visti e seguiti dai dirigenti e manager delle franchigie NBA.

Così nel 2001 venne fondata la National Basketball Development League (NBDL), che dal 2005 in poi ha assunto il nome di NBA Development League (NBA D-League). Infatti ognuna delle dodici squadre che vi fanno parte, sono affiliate ad una o, nella maggior parte dei casi, a più franchigie NBA, che possono mettere sotto contratto i giocatori che si sono messi in luce; in essa si sperimentano anche nuove regole di gioco.

Già molti giocatori hanno fatto il grande passo, e raggiunto il sogno di giocare nella lega più seguita del mondo: la NBA.
 
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