Fiorentina, il giorno dell’amarezza

Questa Fiorentina proprio non piace a nessuno. Soprattutto a Prandelli: pecca di umiltà, oltre che di determinazione. E l’allenatore viola non ci sta. E lo dice forte e chiaro: «È stata la sconfitta più brutta di questi tre anni». Così Prandelli vede la sua Fiorentina: dimessa e arrendevole, dopo il ko incassato all’Olimpico da una Lazio in grandissima forma.
Più rassicuranti le parole del ds Corvino (nella foto): «Questa squadra non ha mai deluso. È più di tre anni che diamo risultati domenica dopo domenica, campionato dopo campionato. Abbiamo sempre reagito ad ogni difficoltà, siamo sempre stati fiduciosi in questo gruppo e continueremo ad esserlo. Non basta una partita, due o tre o un’annata per cambiare quello che siamo».
Domani i viola affronteranno il Genoa al Franchi, poi martedì arriverà lo Steaua Bucarest per la seconda gara di Champions. Il ds viola si aspetta già lì segnali di riscatto. «La sconfitta con la Lazio non è un acquazzone, è una grandinata - ha detto Corvino ai microfoni di Radio Fiesole -. Abbiamo fatto un grande sacrificio questa estate per acquisire giocatori importanti per la nostra crescita. Dobbiamo ancora fare molto lavoro con poco tempo a disposizione. Fra preliminari, Olimpiadi e quant’altro è mancato il tempo necessario per crescere». Quanto alle parole di Prandelli, Corvino non ha dubbi: «Le parole del Mister le condivido in pieno. Questo pomeriggio sono andato anche io a parlare con i ragazzi». Sull’assenza di Liverani: «Assieme a Prandelli abbiamo ritenuto giusto non rendere il nostro centrocampo prigioniero di un solo giocatore. Abbiamo voluto equilibrare tutto il reparto. Con Felipe abbiamo preso un giocatore che dà 7 alla fase offensiva e 7 a quella difensiva. Liverani magari dava 10 solo a quella offensiva».
In ogni caso Prandelli ha parlato chiaro. Sabato al Franchi vuole vedere un’altra fiorentina, «perché - ha detto - Firenze ci ha dato tanto ma pretende tanto».