Prandelli: "Basta chiacchiere. Fuori gli attributi!"

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°o.Oprincipessa4everO.o°
view post Posted on 26/9/2008, 15:27




I feriti vanno all'attacco. "Vogliamo dimostrare di non essere in crisi, vogliamo farlo da domani. Abbiamo semplicemente smarrito il nostro filo conduttore, dobbiamo immediatamente ritrovarlo". Il filo conduttore di cui parla Cesare Prandelli altro non è che lo spirito di squadra. Quello che nelle ultime tre stagioni ha permesso alla Fiorentina di recitare un ruolo da protagonista, in campionato e pure in coppa Uefa.
FACCIA A FACCIA – L'allenatore era uscito allo scoperto quattro giorni fa. Alla vigilia della sfida con la Lazio aveva parlato di scarsa integrazione tra vecchi e nuovi giocatori, di orticello che ognuno pensa a coltivare per sé. Il tecnico è andato giù duro dopo il pesante ko contro i biancocelesti: "La peggior Fiorentina di sempre, sono arrabbiato e deluso". Poi certi stati d'animo si possono trasformare. "E' successo dopo il confronto con la squadra di ieri pomeriggio, nello spogliatoio. Ho provocato i miei giocatori, so che qualcuno in certe circostanze ha bisogno di stimoli forti. Dopo ho visto maggior consapevolezza e convinzione, sono più tranquillo".
ATTRIBUTI – Così la Fiorentina torna in campo domani sera contro il Genoa: "E' finito il tempo delle chiacchiere, ora dobbiamo tirare fuori gli attributi" continua l'allenatore. Per questo i feriti vanno all'attacco: "Siamo delusi e mortificati per come è andata la partita di mercoledì. Ma sono convinto che da domani avremo un altro atteggiamento".
UMILTA' – Prandelli insiste su un paio di concetti: "Ripeto, la cosa fondamentale è ritrovare lo spirito di squadra. Questo è il cuore del nostro problema. Dobbiamo integrare i nuovi e ragionare tutti allo stesso modo. E poi voglio vedere umiltà, quanto abbiamo fatto in passato non conta niente. Abbiamo ricevuto tanti complimenti in questi anni, ma possono farci bene solo se ci ricordiamo come li abbiamo ottenuti".
PROBLEMI – Troppo turnover, mancanza di un leader in campo, competizione interna (dopo il confronto di ieri pomeriggio alcuni giocatori sono passati singolarmente dalla sede): sono alcuni degli aspetti negativi su cui ha insistito la critica. Il tecnico viola ha una riposta per tutto: "Primo: mai parlare di esclusi eccellenti. E' un atteggiamento da provinciale. Chi sta fuori lo fa per riposare e per essere in campo nella partita successiva. Secondo: non abbiamo bisogno di un solo giocatore di riferimento, l'anno passato ne avevamo quattro o cinque che quest'anno non ci sono più o che non ci sono stati all'inizio. Ma ora mi aspetto una crescita da altri. Vero, le responsabilità spaventano ma in questi giocatori ho intravisto la personalità giusta per potersi imporre. Terzo: non è problema di un singolo o di un reparto, ma è una questione che riguarda la squadra intera. Dobbiamo ritrovare il nostro gruppo, la forza che ci permetteva di reagire anche nelle situazioni difficili".
 
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