Fiorentina-Genoa 1-0:La Viola affascina, Gilar-divino strega Un altro goal da “manuale del calcio”

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skullxy52
view post Posted on 27/9/2008, 23:26




Fiorentina-Genoa 1-0: La Viola affascina, Gilar-divino strega

Questa partita è di quelle che pesano, coi tre punti materiali che valgono, certo, ma che portano con sé una grande scorta di fiducia: da ritrovare per i gigliati, da confermare per i genoani. Se la rosa di Prandelli deve riprendersi dalla disfatta di Roma, quella di Gasperini non vuole smettere di stupire, motivata a non interrompere la sua invidiabile raccolta punti – e gioco - degli ultimi turni.

In campo – Le due compagini presentano enormi differenze rispetto all’ultima giornata. Se la Fiorentina torna al 4-3-3, con Semioli a sorpresa titolare e Jorgensen e Gobbi sulle fasce arretrate, il Genoa mette in atto quasi una rivoluzione: fuori “El Principe” Milito, dentro il duo Olivera-Palladino. Papastathopoulos e Bocchetti i terzini di questo inusuale 4-4-2, con Mesto al posto del preannunciato Modesto a centrocampo.

Si gioca – Per il Genoa, l’applicazione del “nuovo” modulo maggiormente difensivo è provvidenziale: la partita si gioca su pressing altissimi, con una Fiorentina totalmente o quasi a trazione anteriore, che sfrutta le qualità offensive di tutti i suoi uomini. L’attacco rossoblu risente della panchina del suo Principe, non vedendo praticamente mai i pali difesi da Frey: i primi 45 minuti sfilano via con la grintosa marea viola che s’infrange di continuo sulla solida muraglia genoana.

Nei primi minuti del secondo tempo, entra Milito: e la partita, logicamente, cambia. Il Genoa si scopre, osa, acquista coraggio, e gli spazi prima asfissianti si fanno ora percorribili. Arrivano fiammate da una parte all’altra, in una cavalcata al 90’ minuto che riscatta dal poco spettacolo di quella al 45’: arrivano anche i goal. Arriva il goal. Una perla di Gilardino, che deve poi uscire dopo averla segnata, ma sufficiente per regalare ai suoi i meritati tre punti, nonostante gli assalti “principeschi”.

La chiave – La partita ha due facce, contrapposte nei due tempi giocati. Il prima-Milito è quasi come osservare le onde contro le rocce, sempre uguali, sempre perpetue per 45 minuti: il dopo-Milito è fantasia, corsa, tecnica sprigionata ed anche gran goal. Le due squadre offrono spettacolo, ma paga la maggior grinta sin da subito impressa dai Viola alla partita, una grinta invece tardiva per i rossoblu.

La chicca – Il capolavoro di Gilardino. Su una mischia in area la controlla di testa, poi di petto, poi, defilatosi sulla destra, una volata di sinistro praticamente alla cieca che fulmina rasoterra Rubinho sul secondo palo interno, tra una selva di gambe in pressing. Nessun aggettivo. Semplicemente Gila.

Top&Flop – I reparti offensivi offrono un grande show, da entrambi i lati: in difetto forse l’incapacità genoana di assistere il proprio “Principe” come dovrebbe, uno che, quando ha la palla tra i piedi, fa tremare i gigliati. La forma della Fiorentina, in toto, torna ad essere strepitosa, come se Mercoledì sera non fosse mai avvenuto. Flop Olivera, che si dimostra non essere la prima punta che Gasperini vorrebbe. Ma del resto, lui, nasce come centrocampista…
 
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