Da sfigati a vincenti, il blog dell'Inter diventa un libro

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°o.Oprincipessa4everO.o°
view post Posted on 3/10/2008, 13:18




Essere tifosi dell'Inter vuol dire anche aprire un blog dopo la disfatta del 5 maggio 2002 contro la Lazio e diventare popolari a tal punto da scrivere un libro.

Questa è la storia di Roberto Torti, giornalista pavese di 38 anni che, afflitto dal dolore per il mancato scudetto perso all'ultima giornata del campionato di sei anni fa, decise di aprire un blog chiamandolo "Settore 4c, fila 72, posto 35", esattamente come il posto che occupava quel giorno all'Olimpico in Tribuna Monte Mario.

In breve tempo il blog, che ha uno spazio dedicato nel canale Sport di Virgilio, è diventato un indirizzo di culto per interisti e non, grazie a un umorismo non comune nel mondo del tifo calcistico e a un incredibile tam tam sulla rete. Analisi e approfondimenti vengono letti e commentati da centinaia di utenti, tanto da risultare costantemente nella toplist dei blog più amati tra quelli presenti sul portale Virgilio.

"Però nessuno della mia famiglia e dei miei amici lo sapeva – rivela Roberto -. Il blog l’ho tenuto segreto per 5 anni, a mia moglie l’ho detto 3 mesi fa. Stavamo partendo per le vacanze e tra computer e appunti ho dovuto vuotare il sacco".

"E’ nato tutto così, senza pretese. Il mio anonimato – racconta - mi ha dato la libertà di esprimermi senza condizionamenti, libertà di cui però non ho mai approfittato".

Il libro, in vendita dal 7 ottobre "nasce proprio dal successo del sito" continua Roberto. "E' stato l'editore, Baldini Castoldi Dalai, che era tra i miei numerosi lettori, a chiamarmi e chiedermi di scriverlo. Dalla disgrazia di quel maledetto 5 maggio, devo dire che ho tratto la mia fortuna".

"Con il libro ho voluto smentire alcuni luoghi comuni sul tifoso nerazzurro e sull'Inter. Si diceva che ci piace perdere e che eravamo una squadra maledetta. Gli ultimi anni hanno dimostrato il contrario. Ho voluto fare così un paragone tra i giocatori, le sfighe dell'Inter del 2002 e la squadra vincente degli ultimi anni. Chiaro che non c'è stato alcun evento soprannaturale a farci vincere. Scelte tecniche indovinate come Cambiasso e Maicon e la scoperta di quel sistema marcio di cui l'Inter non faceva parte. Certo anche qualche errore di Moratti c'è stato...".

La copertina del libro, nerazzurra con il biglietto d'ingresso alla famosa disfida Lazio-Inter del 2002, è davvero originale. "La foto del tagliando è stata scattata all'uscita dello stadio Olimpico. L'ho fatto con un mio amico e per anni l'ho tenuta sulla scrivania".

San Siro trasmette emozioni uniche ma 'Settore' allo Stadio non ci va sempre: "Seguo l'Inter sporadicamente a San Siro per motivi di lavoro. Scaramanzie? Non ne ho di particolari. Se però vado a un concerto o a uno spettacolo teatrale, l'Inter perde! Ricordo, per fare un esempio, che una sera andai a vedere un concerto di Ivano Fossati a Pavia e l'Inter fu sconfitta 5-1 dall'Arsenal".Torti, da par suo, pratica la maratona che gli consente di scaricare la tensione: a dicembre andrà a New York.

Dopo l'addio a Mancini l'Inter ha iniziato il nuovo corso sotto la guida di Mourinho. Così 'Settore' descrive il cambio nel libro: "Via una faccia tosta, ne arriva un'altra. Via un uomo trendy, ne arriva un altro. Via una morbida sciarpa arriva ua cravatta lassa. C'è sempre un nodo di mezzo ma cambia l'accessorio. C'è sempre un'ambizione di mezzo, cambia il target".
 
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