Zalayeta: "Resta una grande amarezza con il Benfica, sprecate tante occasioni"

La delusione resta grande. Non scompare certo il giorno dopo. Facce cupe, toni bassi, nessuna voglia di parlare tra gli azzurri. Per tutti lo fa Marcelo Zalayeta, il bomber mancato del «da Luz». Sul suo piede uno dei tre palloni d'oro per far gol e invece palla incredibilmente fuori. E allora, Zalayeta, oggi quali sentimenti? «Amarezza, delusione, ma anche rammarico. Tanto rammarico. Perché oggi più di ieri sono convinto che il Benfica, grande squadra, era alla portata nostra. Sono convinto, cioé, che potevamo essere noi a passare il turno». Però così non è stato. Come se lo spiega? «Non siamo stati capaci di sfruttare neppure una delle occasioni costruite: ecco perché. E invece in partite come queste non si può sbagliare. E poi, non siamo stati neppure fortunati: se quel colpo di testa di Cannavaro invece di finire sul palo fosse finito dentro...». Già, il colpo di testa di Cannavaro e subito dopo quel suo destro sparacchiato a lato. «Errori. Episodi sfortunati. Sono queste le cose che hanno deciso la partita. Peccato. Ma il Napoli esce dalla coppa Uefa a testa alta». Non è una consolazione. Comunque, domani si rigioca. Il Napoli come sta? È giù di morale? Può essere un rischio? «No. Ora siamo tristi, ma è normale. Però conosco questo gruppo, non s'abbatte. La sconfitta di Lisbona e l'uscita dalla coppa non inciderà sul morale. Anzi, mi aspetto una reazione». Subito? Già col Genoa? «Siamo secondi in campionato e vogliamo difendere questa posizione di prestigio. Del resto lo abbiamo sempre detto: fantastica avventura la Uefa, ma la nostra priorità resta il campionato». Con quale obiettivo? «Siamo in alto è vogliamo restarci. Il più possibile. Per il club, per noi, per i tifosi che nonostante la sconfitta sono stati fantastici anche in Portogallo».