Riapertura curve: la decisione slitta al 13

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°o.Oprincipessa4everO.o°
view post Posted on 4/10/2008, 14:18




La decisione sulla riapertura delle curve dello stadio San Paolo è rinviata di dieci giorni. La riunione della Commissione arbitrale del Coni è stata spostata al 13 ottobre per consentire alle parti di produrre ulteriori memorie e nuove documentazioni. La richiesta di rinvio è stata presentata dal Napoli dopo che la Federcalcio, nel pomeriggio di giovedì, ha presentato ai giudici-arbitri del Coni, e per conoscenza al club azzurro, sia una richiesta di valutazione dell'arbitrabilità della vicenda sia la sentenza con le motivazioni della Corte federale. L'avvocato Grassani, che difende la società partenopea, ha immediatamente chiesto e ottenuto cinque giorni di tempo per leggere l'incartamento e presentare una ulteriore memoria difensiva. La Federcalcio ha controproposto un ulteriore slittamento di cinque giorni per studiare i nuovi documenti del Napoli ed eventualmente replicare. La riunione della Camera arbitrale, prevista ieri alle 15, è slittata di un'ora per un ritardo del legale azzurro che era rimasto bloccato nel traffico della capitale. Il confronto è durato meno di mezz'ora, appena il tempo per chiedere lo slittamento e verificare gli incartamenti presentati dalle parti. Il Napoli chiede che la corte arbitrale del Coni annulli la sentenza del giudice sportivo della Figc che ha chiuso le curve dello stadio per quattro gironate, poi ridotte a tre dalla Corte federale. Il provvedimento fu preso all'indomani dei fatti di Roma, alla prima giornata di campionato, quando i tifosi azzurri si resero protagonisti di atti di vandalismo sui convogli ferroviari che li conducevano verso la capitale. Il presidente Buzzelli e i consiglieri De Luca Tamajo e Piazza hanno già letto le memorie e ieri hanno ottenuto ulteriori delucidazioni. Il Napoli ha presentato anche i documenti che comprovano i contatti costanti con la Questura e ha allegato anche il rapporto delle forze dell'ordine sullo svolgimento della giornata. In prima istanza, però, il club azzurro chiede che il giudizio venga annullato per un vizio di forma nella sentenza iniziale del giudice sportivo Tosel: la chiusura delle curve fu imposta sulla base di un articolo del codice di giustizia sportiva (il numero 14) che non poteva essere utilizzato. La Federcalcio, però, ha presentato sul tavolo degli arbitri del Coni la sentenza emessa dal Tar del Lazio che ha deliberato sull'argomento, dopo un esposto presentato da un gruppo di tifosi. Il Tribunale amministrativo ha respinto il ricorso ma nelle motivazioni ha anche considerato in qualche modo congrua la punizione comminata al club. La Figc intende dimostrare che anche la giustizia ordinaria ha dato ragione al giudice sportivo. «Siamo fiduciosi - ha detto l'avvocato Grassani dopo la riunione - puntiamo a convincere i giudici arbitri della buona fede del club e della sproporzione della pena inflitta». Sembra, invece, che la corte arbitrale del Coni, in attesa di leggere gli ulteriori incartamenti, abbia ancora qualche dubbio da sciogliere prima di dare ragione al Napoli e consentire la riapertura delle curve almeno per la partita contro la Juve del 18 ottobre. Innazitutto, però, bisogna cancellare ogni dubbio sull'arbitrabilità del giudizio: «Ma io non ho dubbi che si possa arrivare all'arbitrato - spiega l'avvocato Grassani - basta leggere le norme per capire che si può fare». L'avvocato del Napoli ha anche confermato la volontà del club di costituirsi in giudizio contro i tifosi: «Anche nel passato il presidente De Laurentiis non ha esitato a farlo - ha detto Grassani - So che per adesso la decisione non è ancora ufficiale ma penso che, se verranno individuati i responsabili delle vicende di Roma, la società si costituirà parte civile nel processo».
 
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