| uan, finalmente. O Juan per forza. Non si vedeva da Roma-Napoli, il brasiliano. Novanta minuti più otto di recupero, era la prima di campionato. Poi l’infortunio, patito in nazionale. Ed ora che deve ripartire con la Seleçao, rieccolo miracolosamente comparire. La Roma fa i debiti scongiuri, visto il precedente. Prima c’è il Siena, però. Gioca o non gioca, alla convocazione deve, e soprattutto vuole rispondere. Perché lui è il capitano e il ct Dunga lo aspetta. La Roma storce il naso, ma può fare poco. Dopo Napoli il buio, dunque. Una presenza assenza, quella di Juan. Un muscolo che spinge, fa male, non gli consente di allenarsi. Zero presenze in Champions, una sola, appunto, in campionato. Un bottino esiguo. Per ora.
Adesso sta meglio, ha voglia di tornare in nazionale e quindi mettersi a disposizione di Spalletti. E’ convocabile per Siena e di conseguenza per la Seleçao. Il suo ritorno è previsto per il venerdì antecedente la sfida con l’Inter, anche se a Trigoria sperano torni prima. Non si sa mai.
Proprio sfortunato fin ora, Juan. A Roma non è riuscito a giocare come e quanto voleva, a dare quello che ha dato in passato al Bayer, ad esempio, alla Seleçao, soprattutto. Un infortunio dietro l’altro, una continuità di rendimento spesso condizionata dagli acciacchi. E pensare che quest’anno, rinunciando alle Olimpiadi, il difensore brasiliano aveva fatto di tutto per non cadere negli incovenienti patiti la scorsa stagione, quando arrivò a Roma dopo aver disputato la coppa America, quindi senza effettuare la preparazione coi compagni. Da lì, un guaio muscolare nel riscaldamento di un’amichevole, poi la catena di infortuni. Colpi, botte, traumi, l’elenco è lungo: contrattura al polpaccio, lesione al collo del piede, contusione alla caviglia e al malleolo. Tutto questo ovviamente gli ha tolto il campo, ha giocato 22 partite dello scorso campionato, con due reti segnate. In Champions ne ha giocate otto. Ora c’è il Siena, e proprio coi bianconeri, Juan, ha esordito. Un trend insolito per uno come lui che in passato ha sempre giocato con continuità, senza subire troppi infortuni. Ora Juan deve sistemare, oltre l’aspetto fisico, pure quello contrattuale: gli scade il contratto nel 2011 e può liberarsi a giugno per 7 milioni di euro. La Roma vuole continuare il rapporto, sperando che la fortuna sia più clemente con lui, in tema di infortuni. E lo spera pure il calciatore, ovviamente.
Se è vero che la Roma domani potrà contare su Juan (almeno per la panchina), è vero anche che a Siena i giallorossi devono ancora fare a meno di Cassetti e Tonetto, soprattutto di Totti e molto probabilmente di Pizarro. Pure Perrotta non sta benissimo (contusione alla coscia) e come lui Vucinic (caviglia e ginocchio). Entrambi dovrebbero recuperare, però. Julio Baptista farà la punta centrale. De Rossi, 160esima presenza in A per lui, il perno davanti alla difesa. Menez dovrebbe partire dalla panchina.
A ruba un po’ tutti i biglietti per Chelsea-Roma del 22 ottobre. La giornata si è conclusa con le solite polemiche e i soliti numerosi scontenti che non sono riusciti ad acquistare il prezioso tagliando.
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