Parla l'attaccante della Fiorentina: "Non mi fermo, ho già risolto il guaio al gomito, ora voglio superare il problema del ginocchio attraverso il lavoro in palestra. Per Palermo sono a disposizione dell'allenatore"
FIRENZE, 24 ottobre 2008 - Non si ferma, Adrian Mutu: "Potevo farlo quando non stavo bene. Ho preferito continuare a mettermi in discussione. Ora sto bene, il gomito finalmente è guarito. E per il ginocchio sto lavorando con i preparatori, potenzio i muscoli perché venga protetta l'articolazione. In Romania parlano di un'operazione necessaria per risolvere un problema al menisco? Non è così, l'intervento non è assolutamente necessario, è un fastidio che posso risolvere semplicemente con un lavoro in palestra".
RIVINCITA BAYERN - Ora l'attaccante è pronto a tornare protagonista: "Da adesso comincerò a crescere e ve ne accorgerete tutti. Tornerò a far vedere quello che ho fatto negli ultimi due anni. Le critiche fanno male perché vuol dire che c'è poca riconoscenza, e poi mi da fastidio che si dimentichi tutto così in fretta. Probabilmente qualcuno ha ancora in mente la storia con la Roma, quest'estate. Ma nelle critiche trovo la forza di andare avanti e il motivo per nuove sfide. E poi faccio un discorso generale: se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo crescere anche a livello caratteriale, i giudizi negativi a questi livelli ci stanno. Vargas in crisi? Tutta la squadra gli è vicina". Contro il Bayern Monaco, Mutu è tornato in campo dopo oltre venti giorni di assenza. Domenica sera la Fiorentina è attesa in Sicilia dal Palermo, mercoledì al Franchi dall'Inter. Troppe partite ravvicinate per le non perfette condizioni fisiche del romeno? Lui taglia corto: "Sono a disposizione, deciderà l'allenatore". Così, ecco che anche nel posticipo Mutu potrebbe partire titolare. Prandelli pensa inoltre di rilanciare Almiron a centrocampo, magari concedendo un turno di riposo a Felipe Melo.
A FIANCO DEI BAMBINI - Intanto la Fiorentina e la sua Fondazione collaboreranno con "Save the Children". Quella viola è la prima società di calcio a sostenere questa associazione. Insieme per una campagna particolare, "Riscriviamo il futuro" che ha come obiettivo l'istruzione di bambini che vivono in zone di guerra o post-conflitto.
