Il Palermo non finisce mai L'Inter frena in casa: 2-2

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view post Posted on 11/4/2009, 16:55

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MILANO, 11 aprile 2009 - Primo tempo dominato dai nerazzurri, avanti con Balotelli e un rigore molto dubbio trasformato da Ibrahimovic. Nella ripresa l'uno-due dei rosanero, a segno con Cavani e Succi. Il quarto pareggio interno rallenta la corsa scudetto di Mourinho: stasera la Juve potrebbe accorciare nuovamente le distanze con un successo sul Genoa.
AVVIO SUL VELLUTO - Tutto semplice, anche troppo. Al punto che il pizzico di sufficienza nell'esecuzione davanti ad Amelia impedisce a Mourinho di chiudere la partita ben prima dell'intervallo. Ibrahimovic, per dire, avrebbe potuto segnarne tre in 20 minuti, quelli centrali del primo tempo. Balotelli almeno due. E se il punteggio assume contorni rassicuranti lo si deve anche al doppio errore del direttore di gara, che non concede un rigore lampante a Muntari (fallo di Migliaccio) e poi "compensa" concedendo uno larghissimo a Ibrahimovic (che in realtà inizia la trattenuta a danno di Kjaer).
DI RIGORE - E' proprio Muntari a ispirare l'1-0 al 15': servizio preciso per Balotelli, che incorna godendo dell'esterma libertà concessa da Carrozzieri. L'ex atalantino, disastroso in fase difensiva, si ripete tre minuti dopo, ma in questo caso il 18enne non riesce a centrare la porta. Al 39' il raddoppio, come detto su rigore, di Ibrahimovic, che tocca quota 20 gol e stacca Di Vaio nella classifica cannonieri. Sembra l'alba di un pomeriggio tranquillo. E invece...
CON BRESCIANO - Con il cambio di modulo, provocato dal lieve infortunio di Liverani, Ballardini non ottiene immediatamente il cambio di ritmo auspicato. Miccoli si vede solo a inizio ripresa con un destro violento respinto da Toldo, alla prima da titolare in questo campionato e non impeccabile sui gol incassati. Per vedere un altro Palermo bisogna aspettare che Bresciano, inserito al posto di Migliaccio piuttosto tardivamente, si scrolli di dosso un po' di ruggine. E in definitiva è proprio grazie all'atteggiamento più aggressivo del centrocampo che i siciliani mangiano campo agli avversari acquistando fiducia. L'australiano va a un passo dal 2-1 al 23'. Poi, dopo la prima sveglia "suonata" da Cavani, ecco il gol che riapre i giochi, firmato appunto dall'uruguayano con Toldo non esente da colpe. E' il 28' del secondo tempo. Due minuti ed arriva pure il 2-2, ispirato da Bresciano, rifinito da Miccoli, marchiato Succi, entrato da poco.
I CAMBI - Con 15 minuti da giocare inizia un'altra partita. Figo e Crespo sono l'antidoto iniettato da Mourinho per guarire dal sonno che costerà il quarto pareggio casalingo dopo quelli con Torino, Cagliari e Roma. Il tecnico portoghese, in panchina con una cravatta nera in segno di lutto per le vittime del terremoto in Abruzzo, non ottiene il guizzo altre volte garantito dall'argentino o dall'ex Pallone d'oro. Quindi l'attenzione si sposta sull'altra area di rigore, quella percossa da Miccoli nel finale con uno slalom chiuso da un tiro appena impreciso. Finisce 2-2 ed in fondo è giusto così: per un tempo non c'è stata partita, prima dall'una, poi dall'altra parte.
 
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