In un parco arsenale dei Lo Piccolo

Un arsenale č stato trovato nascosto nel parco di villa Malfitano a Palermo. Lo hanno scoperto i carabinieri, che da due giorni avevano avviato ricerche nel grande giardino pubblico, dopo aver appreso da intercettazioni che le cosche mafiose avevano nascosto pistole e fucili mitragliatori in questo posto. Le armi sarebbero riconducibili alla cosca legata al boss Lo Piccolo.

Da quanto si apprende, le armi sarebbero in buono stato. Nel parco ha sede la fondazione Whitaker, la cui villa č utilizzata spesso per incontri di rappresentanza, e sarebbero state sotterrate dal giardiniere della fondazione, Agostino Pizzuto, arrestato due giorni fa dai carabinieri nell'operazione Eos.

I carabinieri hanno utilizzato speciali metal detector e un modernissimo georadar, uno strumento in grado di captare la presenza di oggetti metallici in profonditą. L'arsenale della mafia era in una grotta che si trova all'interno del parco, un polmone verde vicino al centro della cittą, circondato dal cemento armato dei palazzi. Un luogo inaccessibile al quale si arriva attraverso una serie sconnessa di gradini realizzati con pietra calcarea.

Superato questo percorso sconnesso e scivoloso, si accede nella grotta che in antichitą fungeva da canale per la raccolta delle acque. Nella grotta ci si entra carponi; la distanza tra la pavimentazione, costituita da ciotolato e sassi, e il tetto in materia calcarea non supera il metro e quaranta. Il fusto in plastica dove erano nascoste le armi si trovava sotto un cumulo di pietre e gli investigatori dell'Arma dei carabinieri, gli specialisti della sezione "scientifica" grazie ai metal detector e ai georadar hanno localizzato il mini arsenale.

Nel fusto si trovavano pistole e caricatori, due mitragliette, probabilmente di fabbricazione della ex Jugoslavia, una bomba di mortaio di piccole dimensioni, un fucile a pompa e una custodia per fucili dove erano contenuti altre armi a canna lunga. Le armi sono state trasferite nella sede provinciale dell'Arma dei carabinieri per una prima catalogazione tecnico-scientifica e successivamente saranno inviate ai carabinieri del Ris di Messina per gli accertamenti balistici.