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|  ROMA, 12 giugno - La Roma vuole Giuseppe Sculli. Questo circolava ieri negli ambienti del mercato, un tam tam cominciato di prima mattina e diventato via via più fitto, con lo stesso procuratore del giocatore, Alessandro Moggi, ieri a Milano, con una di quelle frasi che possono voler dire tutto ma pure niente, cioè «non confermo nè smentisco». Che il giocatore a Trigoria non dispiaccia è un fatto che si può dare come più che probabile, del resto il ragazzo calabrese è reduce da un paio di stagioni più che buone, i numeri dell’ultima, per esempio, recitano trentassette presenze e sei gol. Che alla Roma, poi, interessino esterni di ruolo è un fatto certo, Claudio Ranieri ne ha richiesti due-tre per completare la rosa della prossima stagione, necessari, gli esterni, anche per poter mettere in campo, quando lo riterrà opportuno, il preferito quattro- quattro-due senza dover ricorrere a qualche adattato come è successo in più di un’occasione nella stagione che si è appena conclusa. Sommando l’equazione la Roma vuole Sculli ci può stare. Ma non è proprio così. Nel senso che è più vero dire che Sculli, ventinove anni, contratto in scadenza nel giugno 2013, ritiene concluso il suo ciclo con la maglia del Genoa. E la Roma, che qualche segnale l’ha mandato, non gli starebbe bene, ma di più. Qualcosa, per la verità, tra le due società già c’è stato. Nata da un’iniziativa di Preziosi (oddio meglio dire chi per lui, presente Milito e Thiago Motta?) che non ha mai fatto mistero di apprezzare assai le qualità di Matteo Brighi, il centrocampista della Roma che è tra coloro che son sospesi, nel senso che un giocatore che Ranieri si terrebbe volentieri, ma anche uno di quelli che se mai dovesse arrivare un’offerta ritenuta importante potrebbe essere anche lasciato andare via, del resto a centrocampo un uomo in più è arrivato, Simplicio, si potrebbe pensare di fare ics. |
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