Debito pubblico a livelli record: a 1812,79 mld ad aprile.

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view post Posted on 14/6/2010, 22:14

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In calo le entrate tributarie nei primi quattro mesi dell'anno a 104,794 miliardi secondo Bankitalia. La flessione è dell'1,86% sullo stesso periodo del 2009. Nel solo mese di aprile le entrate si sono attestate a 25,122 miliardi, in calo di circa il 2,5% rispetto ai 25,771 miliardi di aprile 2009.

Secondo i dati contenuti nel bollettino delle entrate tributarie diffuso dal Dipartimento delle politiche fiscali, nei primi quattro mesi del 2010 le entrate tributarie sono state pari a 108,8 miliardi di euro, in calo di 1,3 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-1,2%). Un calo che ''continua a rallentare'' sottolinea il Tesoro, con un andamento delle entrate ''in linea con altri segnali positivi che vengono dall'economia''.

Il dato sul debito ''non preoccupa, è inerziale. E la manovra è fatta proprio per questa inerzialità'' ha commentato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, a margine di un convegno sulla manovra. ''E' chiaro - sottolinea il ministro - che con i periodi di crisi salgono le spese per il welfare e quindi queste vanno ad appesantire il debito''. ''L'indice da tenere sotto controllo - aggiunge Brunetta - è il deficit. Bisogna controllare e tornare a fare avanzo primario''.

Ma Adusbef e Federconsumatori denunciano che il record del debito pubblico pesa con un gravame di 30.200 euro sulle spalle di ognuno dei 60 milioni di residenti e di 82.400 sulle spalle di ogni famiglia. Commentando i dati diffusi da Bankitalia le associazioni parlano di ''una mina vagante destinata a crescere, sia per la crisi economica prodotta dai bankster e dagli oligarchi che difendono le loro rendite con le unghie e con i denti senza mai pagare il conto, che per le politiche economiche del centrodestra, che non hanno messo in campo alcuna misura per una sua riduzione''.

Secondo il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, ''l'ennesimo, inquietante record del debito pubblico fa capire che il fioretto è un'arma spuntata contro i grandi sprechi e le tante spese inutili del settore pubblico. Ora ci vuole la mannaia senza più indulgenze verso convenienze politiche o tenaci tradizioni parassitarie''.

''E' dal rapporto sugli sprechi del 2002 che invochiamo, ad esempio, un progetto pluriennale di abolizione delle province, di comunità montane e di assurdi micro-comuni: questo sarebbe il momento per governo e Parlamento di trovare finalmente il coraggio necessario e dare un segnale forte in questa direzione. Il macigno del debito accresce la preoccupazione per un ritorno alla crescita stentato e lento proprio perché succube dei conti pubblici'', dice Venturi.

''Non si può rispondere a questo record - sottolinea il presidente di Confesercenti - né con più tasse, né con una nuova gelata dell'economia reale. L'unica via è quella di tagliare in primo luogo con rinnovato rigore ancora e sempre i tanti eccessi della spesa pubblica''.

Mentre il vicepresidente vicario dei deputati del Pd, Michele Ventura, rileva che "nel giorno in cui i dati che arrivano da Bankitalia ripetono che gli indicatori di finanza pubblica italiana non sono affatto positivi, Frattini annuncia che l'Italia è pronta a negare il suo consenso all'intero documento di strategia contro la crisi, giovedì al vertice Ue, se non ci sarà un riferimento al debito aggregato''. ''L'esecutivo - ammonisce - si assuma la responsabilità di aver condotto una politica economica sbagliata e non cerchi nelle virtù delle famiglie e delle imprese italiane meriti che non ha".
 
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