CITTÀ DEL CAPO (SUDAFRICA), 14 giugno - L'Italia di Marcello Lippi delude e nella prima partita dei Mondiali porta a casa uno striminzito pareggio. Finisce 1-1 contro il Paraguay e solo un gol di Daniele De Rossi salva la barca azzurra che, dopo essere andata in svantaggio, ha rischiato di affondare contro una Nazionale sudamericana tutt'altro che impressionante. Sotto la pioggia battente e il freddo pungente di Città del Capo gli azzurri hanno faticato tantissimo a trovare soluzioni offensive e solo grazie ad un'invenzione del centrocampista della Roma i campioni del Mondo in carica sono riusciti a portare a casa un punto che fa comunque classifica in vista delle prossime due gare del girone F.
VANTAGGIO PARAGUAY - L'Italia scende in campo convinta di fare la partita e all'inizio riesce anche nel suo intento giocando molto su Pepe e cercando i cross dalla destra per trovare le incornate di Iaquinta e Gilardino. Sfortunatamente la difesa del Paraguay è molto più coriacea di quello che gli uomini di Lippi si aspettavano e ogni attacco viene respinto sistematicamente. Con il passare dei minuti gli azzurri sottolineano la loro più grande difficoltà: si arriva ai 16 metri, si cerca la profondità, ma improvvisamente ci si accorge che manca il rifinitore, l'uomo dell'ultimo passaggio. Non può essere Marchisio che nel ruolo di trequartista non ha quella qualità di cui gli azzurri necessiterebbero. L'Italia si scopre senza fantasia e l'impossibilità di trovare la via del gol, anche a causa del terreno di gioco reso molto viscido dalla pioggia, obbliga la Nazionale di Lippi ad agire più d'istinto e di fisico piuttosto che di fioretto e di tecnica. Il Paraguay capisce che può fare la partita alla pari (o quasi) e al 39', quasi casualmente, trova il gol del vantaggio con un bel colpo di testa di Alcaraz al 39'. Il cross di Torres dalla trequarti in occasione di un calcio piazzato coglie disorientata la difesa tricolore, il giocatore sudamericano si infila perfettamente tra Cannavro e De Rossi e con un bell'avvitamento insacca alle spalle di Buffon. Il n° 1 azzurro non può far altro che raccogliere la palla in fondo alla porta. L'Italia accusa il colpo e fino al 46', dopo un minuto di recupero, non crea altri pericoli alla difesa avversaria.
PAREGGIO E POCO ALTRO - Nella ripresa Lippi è costretto ad inserire Marchetti al posto di Buffon, bloccato per un dolore al nervo sciatico e l'Italia prova a risalire a centrocampo, tendando di occupare con maggiore insistenza entrambe le fasce laterali. Aggirare il muro del Paraguay sembra essere l'unica chance per gli azzurri che con Pepe e Iaquinta proseguono nel trovare una soluzione offensiva con cross all'interno dell'area di rigore. La spinta degli esterni non è però incisiva e rapida come dovrebbe e soprattutto in mezzo al campo manca un regista alla Pirlo. Gilardino in mezzo all'area è troppo solo, è servito male e non riesce mai ad essere pungente. Dopo 18' minuti però gli azzurri trovano il colpo del pareggio. Così come lo svantaggio era arrivato in maniera casuale, in modo altrettanto fortuito giunge la rete dell'1-1: calcio d'angolo per l'Italia, cross sul secondo palo, Villar va a farfalle e De Rossi appoggia in rete con grande destrezza e tempismo. È 1-1, ma il risultato non può appagare l'Italia che infatti si riversa in avanti. In modo forse un po' confuso gli azzurri tentano di trovare il gol del 2-1 e con il passare dei minuti c'è la sensazione che si possa riuscire a realizzare la rimonta completa: Lippi leva Marchisio e mette Camoranesi (impalpabile a dire poco), inserisce anche Di Natale al posto di Gilardino e con Montolivo (grande prestazione quella del centrocampista della Fiorentina), con una bella conclusione dai 25 metri, riesce ad impegnare severamente Villar. L'estremo difensore sudamericano però trattiene il pallone evitando il tap-in vincente di Iaquinta. È l'ultima occasione e dopo tre minuti di recupero l'arbitro Archundia fischia la fine: è 1-1, un risultato che lascia un po' l'amaro in bocca pensando soprattutto alla pochezza tecnica di questo Paraguay. Contro la Nuova Zelanda e soprattutto la Slovacchia di Hamsik non sarà così facile.
