La rabbia di Valentino Da fermare super Jorge

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view post Posted on 2/6/2009, 12:56

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SCARPERIA (Firenze), 2 giugno 2009 - "Possiamo fare di più, il nostro potenziale è superiore". Valentino Rossi lo ha ripetuto più volte domenica dopo il GP d’Italia. Dopo quel terzo posto che ha tanto il sapore amaro di una sconfitta. D’altra parte qualsiasi risultato che non sia una vittoria per il re del Mugello (9 vittorie, di cui 7 di fila nella classe regina), è difficile da digerire. Ma diventa ancora più indigesto se a precederlo sono i ragazzini terribili Casey Stoner e Jorge Lorenzo, 45 anni in due e 2 vittorie a testa quest’anno contro una sola di Vale. Dopo 6 titoli nella classe regina (senza dimenticare i due tra 125 e 250), non è certo il caso di parlare di crisi del "settimo Mondiale". Ma, a parte la caduta di Le Mans (che gli ha fatto pure incassare il peggiore risultato della carriera: 16° e ultimo), un po’ di seccature per il campione del mondo ci sono.LORENZO — A partire dallo spavaldo spagnolo che corre con la sua stessa moto, il più forte che abbia mai avuto in squadra, e che sa come stuzzicarlo. "Che Lorenzo sia forte e in lizza per il titolo non è una sorpresa", dice Rossi. Alla seconda stagione in MotoGP, Jorge ha già fatto meglio del pesarese 3 volte su 5, vincendo a Motegi e a Le Mans, e finendo 2° al Mugello. È più rapido nel mettere a punto la Yamaha e si dimostra abile pure nella guerra psicologica. Non si stanca di ripetere che "Valentino è il migliore di tutti". Per poi completare la frase così: "Per questo preferisco battere lui che Stoner". Forse ispirato dall’incontro con la Granbassi, sabato è arrivata anche questa stoccata: "Se qui Vale fa secondo, ha perso. Se arrivo secondo io è ottimo".

GOMME — Il passaggio di quest’anno alla monogomma ha avuto le sue conseguenze negative. La Bridgestone ha infatti messo a disposizione dei piloti solo due mescole (media e dura), eliminando le altre opzioni. "Questo ci penalizza un po’, perché noi eravamo piuttosto bravi a scegliere quella giusta per la gara", ha spiegato l’iridato. E proprio una scelta sbagliata è stata fatale domenica. Rientrato ai box per cambiare la moto da pioggia con quella da asciutto, Valentino si è ritrovato con due gomme dure, mentre una morbida anteriore sarebbe andata prima in temperatura. Rientrati tutti e tre al decimo giro, al successivo Stoner e Lorenzo hanno girato rispettivamente in 2"06 e 2"10. Valentino in 2"13. Comprensibile la sua rabbia: "Ho perso cinque secondi in un giro e sul traguardo sono arrivato terzo a soli due secondi da Stoner! Con la morbida sarebbe stata un’altra storia".

MESSA A PUNTO — Un mago a mettere a punto la moto a tempo record, quest’anno Rossi fatica a capire la sua M1. "Non riesco a guidare come mi piacerebbe — dice sconsolato —. Fatico a curvare e a fare le traiettorie giuste. Nella mia carriera ho risolto i problemi tante volte nel warm up, anche avendo 4 turni di un’ora. Ora non è più così. Speriamo in un weekend di sole a Barcellona, la pista mi piace e ho sempre fatto delle belle gare".
 
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